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Università d’Estate sull’Intelligence 2024: un forum per il futuro della sicurezza globale

La quarta edizione dell’Università d’Estate, forum dedicato all’intelligence e alla sicurezza, si è conclusa a Soveria Mannelli, Calabria, consolidando il suo ruolo di piattaforma essenziale per il dialogo strategico nel settore.

L’evento, organizzato dalla Società Italiana di Intelligence (SOCINT) e diretto da Mario Caligiuri, Paolo Boccardelli e Paolo Messa, ha riunito nella Biblioteca Michele Caligiuri esperti del settore, accademici e giornalisti per discutere le sfide emergenti in ambito geopolitico, tecnologico e normativo.

I temi affrontati hanno spaziato dalla disinformazione alla guerra tecnologica, dall’intelligenza artificiale alla tutela dell’interesse nazionale.

Il successo dell’evento ha sottolineato l’importanza di creare momenti di confronto su tematiche che influenzeranno in modo significativo il panorama della sicurezza globale nei prossimi decenni.

La prima giornata ha visto la partecipazione di Paolo Messa fondatore di Formiche ed Emilio Carelli direttore de l’Espresso che – dopo i saluti i saluti di Roberto Guarasci direttore DICES Università della Calabria, Florindo Rubbettino editore e vicepresidente Fondazione Italia Domani, Giorgio Silli sottosegretario agli Esteri – hanno offerto un’analisi critica dell’evoluzione del panorama informativo e del suo impatto sulla sicurezza nazionale. È stato evidenziato come la manipolazione dei dati e delle notizie rappresenti una minaccia crescente per la stabilità democratica, richiedendo nuove strategie di resilienza informativa. Messa ha sottolineato: “La disinformazione è diventata un’arma asimmetrica che richiede una risposta coordinata tra intelligence, settore privato e società civile.”

La seconda giornata ha offerto una prospettiva innovativa sulle guerre del futuro. Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence(SOCINT), ha esplorato il concetto emergente di “guerra normativa”, evidenziando come le legislazioni e le regolamentazioni stiano diventando strumenti di potere geopolitico. Domenico Talia, docente Università della Calabria, ha analizzato il ruolo trasformativo dell’intelligenza artificiale nei conflitti moderni, rilevando che l’IA non è solo uno strumento, ma un nuovo dominio di competizione strategica che ridefinirà gli equilibri di potere globali. Nel pomeriggio, l’intervento di Lorenzo Guerini, presidente COPASIR e Stefano Mannino presidente CASD, ha delineato le nuove frontiere dell’intelligence, sottolineando la necessità di sviluppare capacità adattive per affrontare minacce sempre più ibride e multidimensionali. Guerini ha ricordato che la flessibilità operativa e l’integrazione delle competenze sono essenziali per navigare l’incertezza del panorama securitario attuale.

La chiusura dei lavori ha visto, nella giornata di sabato, il contributo di Romano Benini e Giuseppe Rao, che hanno approfondito le interconnessioni tra guerra territoriale, tecnologica e le loro conseguenze socioeconomiche.

Giuseppe Cossiga e Luciano Carta hanno focalizzato l’attenzione sulla protezione degli interessi economici e strategici nazionali in un contesto globalizzato. Ribadendo che la difesa dell’interesse nazionale nell’era digitale richiede una visione integrata che comprenda sicurezza economica, tecnologica e informativa.

L’Università d’Estate 2024 ha segnato un momento di profonda riflessione e sottolineato l’urgenza di investire nell’approfondimento e nella divulgazione della cultura dell’Intelligence, nella ricerca avanzata, nell’innovazione tecnologica e nel rafforzamento delle capacità analitiche e operative delle istituzioni di sicurezza.

Un’innovativa componente dell’evento è stata la mostra Le luci delle ombre. Arte e Intelligence: dai Caraibi a Singapore. Questa esposizione, che presenta 14 scatti dell’artista Savina Tarsitano, offre un viaggio visuale che intreccia l’arte con il mondo dell’Intelligence. Le fotografie, catturate in luoghi diversi del pianeta – dai Caraibi a Singapore, passando per la Groenlandia e Hiroshima – esplorano il delicato equilibrio tra ombre e luce, mistero e rivelazione, caos e armonia.

Savina Tarsitano

La mostra non è solo un tributo alla bellezza, ma una profonda riflessione sul ruolo e il valore dell’Intelligence nella società contemporanea. Invita gli spettatori a superare l’apparenza, cogliere i dettagli nascosti e contestualizzare il visibile – competenze cruciali in un’era di sovraccarico informativo e complessità crescente. Questa esposizione sottolinea come l’Intelligence, al pari dell’arte, sia uno strumento indispensabile per decifrare il presente e intuire il futuro, essenziale per navigare le complessità del mondo moderno e difendere i valori democratici a livello globale.

La quinta edizione del forum, prevista per settembre 2025, si propone di approfondire ulteriormente queste tematiche, consolidando il ruolo dell’evento come fulcro del dialogo strategico nel settore dell’Intelligence e della sicurezza nazionale.

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