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INTELLIGENCE, CULTURA E SICUREZZA: SOCINT AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2025

Mario Caligiuri al centro del dibattito: parole, democrazia e formazione come strumenti di consapevolezza.

Si chiude domani il Salone Internazionale del Libro di Torino, evento di riferimento per il panorama editoriale globale. Tra i protagonisti anche la Società Italiana di Intelligence (SOCINT), presente per il secondo anno consecutivo con un programma di alto profilo culturale e istituzionale.

All’interno del tema della XXXVII edizione, Le parole tra noi leggere, SOCINT ha contribuito con tre appuntamenti centrati sul legame tra conoscenza, sicurezza e democrazia, in linea con la propria missione: diffondere la cultura dell’Intelligence trasformandola in patrimonio della cittadinanza.

Giovedì 15 maggio è stato presentato il volume Alcide De Gasperi e l’Intelligence: come è stata ricostruita l’Italia (Rubbettino), curato da Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria. Il libro analizza il ruolo dei Servizi nella ricostruzione dell’Italia post-bellica attraverso l’azione di De Gasperi, uno statista consapevole dell’importanza delle informazioni riservate nella definizione delle scelte politiche cruciali del dopoguerra. Durante l’incontro sono intervenuti Giovanni Fasanella, giornalista e saggista, e Ivan Rizzi, presidente dell’Istituto di Alti Studi Strategici e Politici (IASSP), offrendo una riflessione su come la storia ufficiale ignori spesso l’intelligence come fattore strategico.

Sabato 17 maggio, Le parole dell’Intelligence ha celebrato il centenario dell’Istituto Treccani, che ha ospitato il contributo scientifico e artistico di Caligiuri alla voce omonima. Il progetto ha selezionato dieci parole tratte da riviste internazionali del settore (2019-2023) e le ha associate ad altrettante opere d’arte, creando un ponte tra bellezza e sapere. Lorenzo Guerini, presidente del COPASIR, ha definito l’Intelligence “pilastro della democrazia”, Roberto Giacobbo ha contribuito con una riflessione sulla divulgazione e sulla responsabilità della narrazione, Fiorella Favino ha offerto una istantanea dell’Istituto Treccani, che come si è detto quest’anno celebra i suoi cento anni di storia al servizio della cultura e del sapere, mentre Alessandra Necci ha evidenziato il ruolo delle donne nell’Intelligence.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, Caligiuri ha presentato il volume Maleducati: educazione, disinformazione e democrazia in Italia (LUISS University Press), in dialogo con Daniele Rosa, direttore editoriale della casa editrice. Il testo denuncia il declino dell’istruzione come problema strutturale per la democrazia italiana. L’analisi è chiara: senza una scuola che premi il merito, si indebolisce la capacità critica dei cittadini e si rafforza un sistema elitario fondato sulla cooptazione.

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