INTELLIGENCE, SOLANGE MANFREDI AL MASTER DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA: “LA LEGGE, STRUMENTO DI POTERE GLOBALE”.
Rende (11.1.2024). La guerra normativa: questa sconosciuta? è il titolo della lezione tenuta da Solange Manfredi, giurista, saggista ed esperta di diritto internazionale, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri.
Manfredi ha introdotto il concetto di guerra normativa, descrivendolo come l’uso strategico, e talvolta manipolatorio, delle norme giuridiche per perseguire fini che esulano da quelli per cui erano state concepite e che spaziano dall’ambito economico a quello geopolitico. Una pratica antica, favorita oggi dalla globalizzazione e dalle rapide trasformazioni socioeconomiche.
Si tratta, ha precisato la docente, di un fenomeno poco esplorato ma di crescente rilevanza internazionale, noto anche con il termine lawfare – fusione di law e warfare – introdotto nel lessico accademico degli Stati Uniti per indicare una forma di guerra combattuta attraverso il diritto e finalizzata ad ottenere vantaggi militari, politici, economici e finanziari.
Manfredi ha evidenziato come questo fenomeno abbia trovato un’interpretazione unica nella dottrina cinese delle Tre Guerre o Falu Zhan dottrina che fa parte della guerra non convenzionale e non violenta e integra guerra legale/giuridica (diritto internazionale e sistemi legali), guerra mediatica e guerra psicologica. Un metodo certamente contrapposto all’approccio occidentale della frammentazione della complessità giuridica che, pur facilitando l’analisi tecnica di singoli aspetti, rischia di oscurare la visione d’insieme.
La docente ha illustrato come periodi di profonde trasformazioni socio-economiche favoriscano un maggior ricorso alla guerra normativa. Attraverso esempi concreti, come l’uso delle sanzioni economiche e delle normative extraterritoriali, ha evidenziato gli effetti devastanti di tali pratiche non solo sugli Stati, ma anche sulle relazioni internazionali e sull’equilibrio geopolitico globale. Un caso significativo è quello delle sanzioni finanziarie statunitensi, che sfruttano il primato del dollaro per esercitare una pressione economica globale, influenzando anche le decisioni di politica estera di altre Nazioni.
Manfredi ha poi spostato l’attenzione sui protocolli operativi – distinguendoli in azioni a breve, medio e lungo termine – citando gli arbitrati obbligatori e la manipolazione del diritto finalizzati a eludere i tribunali e a consolidare il controllo giuridico.
Particolare enfasi ha posto sul concetto di controllo del pensiero giuridico e della produzione normativa, strumenti di potere a lungo termine capaci di modellare la società e le relazioni internazionali secondo visioni unilaterali. Ha, inoltre, spiegato come il diritto, oltre a regolare la società, sia uno strumento di potere per modellare relazioni internazionali e mantenere il dominio nel lungo termine. Ha pertanto richiamato l’attenzione sull’importanza della storia e della multidisciplinarietà nell’analisi giuridica e strategica, evidenziando come solo attraverso uno studio ampio e critico sia possibile anticipare e contrastare le minacce derivanti dall’uso strategico del diritto.
La lezione si è conclusa con un appello: considerare il diritto non solo come strumento tecnico, ma come mezzo strategico capace di trasformare le società e le relazioni internazionali, settore che l’Intelligence deve monitorare.