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INTELLIGENCE, SOLANGE MANFREDI AL MASTER DELL’UNIVERSITÁ DELLA CALABRIA: “NELLA GUERRA NORMATIVA, LA LEGITTIMA ASPETTATIVA È UN PRIVILEGIO SPREGIUDICATO”.

RENDE (24.3.2025) – Guerra normativa e futuro delle nazioni è il titolo del seminario tenuto da Solange Manfredi, saggista e giurista, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

Manfredi ha aperto la riflessione ricordando che, secondo la sua analisi, quando si vuole attaccare il potere precostituito è necessario impadronirsi della produzione normativa.

Solange Manfredi

Il diritto è tutt’altro che una scienza neutra: è lo strumento principe per il controllo di qualsiasi società.

Bisogna porre attenzione a ciò che il diritto regola, ma anche a cosa decide di non regolare: perché il diritto che ‘non interviene’ considera permesso e lecito ciò che accade.

La docente ha proseguito riferendosi a due casi empirici di guerra normativa: la guerra per la “risorsa acqua” e il concetto di “legittime aspettative”.

Ormai da decenni, Stati e grandi investitori privati hanno ben chiaro che l’acqua è una risorsa preziosa e sempre più scarsa.

In tutto il mondo, però, nonostante i rapporti ONU raccomandino – per la miglior tutela della risorsa – di affidare la gestione idrica alle comunità territoriali, si è andati verso la privatizzazione, attuata in Italia attraverso decreti legge.

Emblematico è il caso italiano E.I.P.L.I., ente statale che gestiva l’approvvigionamento idrico in Puglia, Lucania ed Irpinia. Nel 2011 il Governo Monti dispose in Finanziaria la chiusura degli enti inutili, con soppressione e liquidazione di E.I.P.L.I. Nel 2019, il Governo Conte, con il Decreto Crescita, all’art. 24 impose la costituzione di una SpA che si sostituisse nelle funzioni. Il che avvenne con il Decreto siccità (aprile 2023) attraverso la costituzione di Società Acque del Sud con ingresso dei privati al 30%.

Un particolare rilevante, comune a tutte le guerre normative a lungo termine, è legiferare per decreti, azzerando il dibattito assembleare.

Il Paese che sembra uscire vittorioso da questa guerra è la Francia, che grazie alla società transnazionale Veolia Environnement S.A., controlla gran parte delle risorse idriche internazionali.

Questa situazione non è innocua in quanto, da un lato, affida la gestione di risorse fondamentali a pochi ricchi; dall’altro, favorisce l’infiltrazione della criminalità organizzata, dandole un controllo assoluto sui territori.

Nel definire il concetto di legittima aspettativa, la docente ha spiegato che, sulla base di un accordo commerciale o investimento (clausola per la risoluzione delle controversie investitore-Stato), un investitore straniero può presentare reclamo se ritiene che una legge emanata dal Governo leda le sue “legittime aspettative”. A seguito del reclamo viene istituito un lodo arbitrale (Tribunale aziendale) dove gli arbitri sono specializzati in diritto degli investimenti ma raramente esperti in altre aree del diritto internazionale. Questo avviene perché il lodo esamina esclusivamente gli obblighi verso gli investitori stabiliti nell’accordo commerciale. Nient’altro.

Il concetto che diritti, principi, leggi nazionali o internazionali debbano venire al di sopra dell’accordo/trattato sugli investimenti è respinto dai “Tribunali aziendali”, in quanto non fanno parte dell’oggetto di causa né, sempre per gli stessi motivi, si cerca di bilanciare l’interesse pubblico e privato. Ne consegue una totale ignoranza e disapplicazione del diritto pubblico. Spesso, poi, il quantum del risarcimento è estremamente elevato perché le società possono richiedere non solo il denaro speso, o il valore del loro investimento, ma anche un risarcimento per le aspettative future di profitto (legittime aspettative).

Un caso recente, riferito proprio al nostro Paese, si ebbe nel 2017, quando Rockhopper – società petrolifera britannica – citò in giudizio lo Stato italiano per lo smantellamento della piattaforma petrolifera Ombrina Mare che sarebbe dovuta sorgere in Adriatico, al largo della Costa dei Trabocchi, in provincia di Chieti, all’altezza di San Vito. La ex Medoilgas, puntava a trivellare 4-6 pozzi di fronte alla costa, a 7 km dalle spiagge. Non solo: era previsto il posizionamento di una nave raffineria FPSO a circa 11 km per il primo trattamento del greggio. L’Italia è stata condannata, nel 2022, a pagare 210 milioni di sterline – a fronte di un investimento di 33 milioni da parte di Rockhopper – per aver violato il Trattato sulla Carta dell’Energia.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 6 marzo 2018 (C-284/16) Achmea, stabilì che il meccanismo per la risoluzione delle controversie investitore-Stato non era compatibile con il diritto dell’UE e, per la Corte Internazionale di Giustizia, neppure con il diritto internazionale (Bolivia vs Caso Cile del 1° ottobre 2018).

A seguito della sentenza Achmea e delle numerose problematiche sorte, si iniziò a parlare di riforma del meccanismo per la risoluzione delle controversie investitore-Stato con proposte che si concentrarono sull’ampiezza delle aspettative tutelate da questi tribunali aziendali.

Ma il problema è un altro.

Come evidenzia correttamente Katharina Pistor, è avvenuto un cambio di potere: consentire agli investitori internazionali di convertire le loro aspettative economiche in diritti che né nel diritto europeo, né nel diritto internazionale, sono tutelati. E non sono tutelati perché, se da un lato la certezza è considerata universalmente vantaggiosa , come non vedere che questa regola per la protezione di tale certezza – accordata ad alcuni gruppi e non ad altri e che quindi avvantaggia alcuni e non altri – rappresenta un privilegio?

Le legittime aspettative, dunque, non sono altro che un privilegio antidemocratico e asimmetrico inventato – da ricchissimi investitori – ai danni degli Stati.

Manfredi ha quindi affermato con forza la necessità di un apparato di Intelligence specializzato nella guerra normativa, indispensabile per difendere la sovranità della Nazione.

Ha criticato l’attuale formazione dei giuristi, e dei professionisti in generale, manifestando non poche preoccupazioni per l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale in campo normativo.

Citando il mito di Icaro, la docente ha infine lanciato una forte provocazione, più che mai concreta: non si devono dare abilità tecniche a uomini non consapevoli perché non adeguatamente formati.

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