La scuola del pensiero critico per contrastare la disinformazione
Un’analisi approfondita del libro di Giuseppe Valditara, recensito da Mario Caligiuri su Il Sole 24 Ore
In un’epoca in cui la disinformazione dilaga e le fake news si diffondono con estrema rapidità, la capacità di pensare criticamente è competenza essenziale.
Su questo tema si concentra il nuovo libro di Giuseppe Valditara, La scuola dei talenti (Edizioni Piemme), recensito da Mario Caligiuri – presidente della Società Italiana di Intelligence nonché ordinario di Pedagogia e direttore del Master in Intelligence all’Università della Calabria – nell’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore.
Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito nel governo Meloni, affronta temi fondamentali quali l’educazione civica, la costruzione di una cultura democratica e l’importanza della formazione dei giovani. Il testo evidenzia la necessità di un approccio educativo che non si riduca al nozionismo, ma promuova l’analisi critica, la riflessione indipendente atta a determinare la validità, la pertinenza e la qualità degli argomenti.
Valditara scandaglia l’evoluzione storica del sistema educativo italiano, mettendo in luce come, dopo la Seconda guerra mondiale, l’istruzione abbia progressivamente perso la sua funzione originaria di formazione dei cittadini. Secondo Caligiuri, è fondamentale riscoprire e valorizzare questa funzione, specialmente in un’era caratterizzata dalla sovrabbondanza di informazioni il più delle volte fuorvianti.
Il libro prospetta un approccio pedagogico innovativo in cui gli studenti, da semplici destinatari di informazioni, divengano partecipanti attivi nel processo di apprendimento. E dove l’insegnamento sviluppi competenze critiche e capacità di discernimento. Un approccio che Caligiuri definisce “indispensabile per preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide del futuro e a diventare cittadini informati e consapevoli”.
Nell’articolo, Caligiuri evidenzia anche come Valditara orienti l’attenzione sulla necessità di riformare il sistema educativo per renderlo prossimo alle esigenze contemporanee: “La scuola deve trasformarsi in un luogo dove si insegna a pensare, a riconoscere l’informazione di qualità e a contrastare la disinformazione”. Il focus non è dunque la censura della tecnologia, bensì l’educazione della persona.
La recensione di Caligiuri si conclude con un elogio a Valditara, “per il significativo contributo alla discussione sull’educazione attraverso la sua opera” considerata fondamentale per chiunque sia coinvolto nel campo dell’istruzione e della formazione.