Le ambiguità del presente: quando la geopolitica del Novecento sconfina nel XXI secolo
Mario Caligiuri, a Pavia, per presentare Il XX Secolo non è finito di Sergio Vento. Il presidente della Società Italiana di Intelligence e l’Ambasciatore a confronto, martedì 4 marzo, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Scuola di Scienze Politiche. Live streaming a partire dalle ore 16.
Tensioni mai sopite, imperi che risorgono dalle ceneri della Storia, democrazie in crisi e un ordine mondiale sempre più frammentato.
Non stiamo assistendo a una nuova era, ma al prolungamento di un Novecento che rifiuta di concludersi.
Attorno a questa prospettiva, l’Università degli Studi di Pavia ospita, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Scuola di Scienze Politiche (1924-2024), la presentazione del volume dell’Ambasciatore Sergio Vento, Il XX Secolo non è finito. Transizioni e Ambiguità, pubblicato da Rubbettino Editore.
All’appuntamento – in programma martedì 4 marzo, ore 16, Aula Grande – parteciperà Mario Caligiuri, autore della prefazione del volume e presidente della Società Italiana di Intelligence, che dialogherà con l’autore sulle complesse dinamiche geopolitiche contemporanee. I saluti istituzionali saranno affidati a Flavio Antonio Ceravolo, responsabile del corso di laurea magistrale in Comunicazione Digitale e coordinatore del dottorato in Scienze e pratiche della Comunicazione dell’Università di Pavia. A moderare l’incontro sarà Cheo Condina, vice caposervizio Radiocor Il Sole 24 Ore. Live streaming Zoom https://unipv-it.zoom.us/j/97364554857
L’autore: una vita al servizio della diplomazia
Sergio Vento, autore dell’opera e relatore principale dell’evento, ha alle spalle una prestigiosa carriera.
È stato consigliere diplomatico dei presidenti del Consiglio Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi e Lamberto Dini (1992-1995), sherpa ai G7 di Halifax (1995) e Lione (1996), nonché Ambasciatore d’Italia a Belgrado (1989-1992), Parigi (1995-1999) e Washington (2003-2005).
Ha inoltre ricoperto il ruolo di rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite (1999-2003) e ha insegnato Relazioni Internazionali e geopolitica alla LUISS Guido Carli (2005-2010). Attualmente è presidente della V&A – Vento & Associati.
Il libro: un’analisi delle permanenze del XX Secolo
Il XX Secolo non è finito. Transizioni e Ambiguità propone una provocatoria riflessione sulle dinamiche geopolitiche contemporanee. Tesi centrale: le forze che hanno plasmato il Novecento continuano a influenzare il nostro presente, nonostante i cambiamenti apparenti.
Vento analizza il ritorno delle tensioni geopolitiche apparentemente superate con la fine della Guerra Fredda, ma vive in crisi irrisolte che coinvolgono regioni come il Baltico, il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia. Esamina il risveglio di antichi imperi, come quello ottomano e cinese, e la crisi della democrazia rappresentativa, minacciata da astensionismo e populismi.
L’Ambasciatore identifica tre fondamentali abbagli che hanno sfaldato gli scenari internazionali: la sopravvalutazione della fine della Guerra Fredda, gli equivoci della globalizzazione, in particolare riguardo al ruolo della Cina; la sottovalutazione delle aggregazioni del Global South, come i BRICS. Errori che, secondo Vento, hanno contribuito a generare l’era VUCA (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), caratterizzata da problematicità ed evanescenza.
Al centro dell’analisi si trovano i due principi cardine delle relazioni internazionali: la politica dell’equilibrio (balance of power) e la politica del potere (power politics). L’opera non si limita alla critica, ma avanza proposte per il rinnovamento della politica estera italiana, tra cui la creazione di un Consiglio per la Sicurezza Nazionale e l’istituzione di un forum parlamentare ispirato al modello dello Stiftung Wissenschaft und Politik tedesco.
La prefazione: la chiave di lettura di Mario Caligiuri
Mario Caligiuri, autore della prefazione, interverrà per discutere le tematiche affrontate nel volume. Professore ordinario di Pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria e presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT), sottolinea come Vento, nel confronto tra il “secolo breve” e il “secolo sterminato”, proponga una terza via, argomentando che il XX Secolo non sia affatto concluso.
Caligiuri mette in risalto il valore dell’esperienza diretta dell’Ambasciatore nelle dinamiche del potere globale, che gli consente di affermare come le categorie politiche del Novecento siano ancora presenti, pur nella metamorfosi del mondo contemporaneo.
Il docente ripercorre inoltre la formazione di Vento, dall’educazione in un ambiente militare e istituzionale agli studi universitari tra Roma, Parigi e Londra, fino alle tappe più significative della sua carriera diplomatica. Evidenzia, infine, il rapporto privilegiato dell’Ambasciatore con le eccellenze industriali italiane — dalla FIAT alla Olivetti, dalla Pirelli all’Agip — oggi in gran parte scomparse, e la sua critica alle privatizzazioni degli anni ’90, ritenute un fattore di indebolimento per la posizione dell’Italia sulla scena internazionale.
Rivedi l’evento https://youtu.be/A1dlOvNB5pU?si=KYNlVR-iuCuNmXtb