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Modello predittivo per fronteggiare le pandemie: uno studio SOCINT

Link City: oltre lo Shock del Coronavirus: Un modello predittivo per fronteggiare le pandemie di oggi e prevenire quelle di domani. È questo il titolo del di uno studio SOCINT, pubblicato sul portale SOCINT Press. L’articolo era stato ripreso anche dai media, come è il caso dell’articolo di Formiche.net del 30 aprile 2020.

Lo studio sul modello predittivo ha anticipato le strategie di risposta effettivamente auspicate

In pieno blocco, ad aprile 2020, lo studio ha cercato di dimostrare che era possibile individuare i luoghi urbani dove fosse più probabile la propagazione del virus COVID-19.

E’ stato possibile sviluppare questa ricerca attraverso l’impiego del modello XLAW, sperimentato per la previsione dei crimini nelle città.

La Società Italiana di Intelligence ha sviluppato la ricerca con il Laboratorio sull’Intelligence del Dipartimento Culture Educazione e Società dell’Università della Calabria.

L’ipotesi – sostiene Mario Caligiuri – era quella di riuscire a prevedere con largo anticipo già da aprile la seconda ondata di diffusione del virus, prevenendola grazie alla chiusura o al controllo mirato di porzioni del territorio dove secondo il modello matematico il rischio di contatti tra cittadini risulta maggiore. Oggi molti amministratori locali anche all’estero, come il Sindaco di New York, stanno valutando questa ipotesi basandosi solo sul numero di contagi e quindi già in piena emergenza”.

Lo studio aveva infine fatto notare che, dall’esperienza concreta del progetto XLAW, potrebbe risultare utile una collaborazione tra:

  • istituzioni pubbliche, dai Comuni all’Istituito Superiore della Sanità;
  • mondo assicurativo, che dispone di competenze specifiche ma affatto non utilizzate nelle politiche pubbliche;
  • aziende tecnologiche, sempre più strategiche per i dati crescenti di cui dispongono e per le soluzioni digitali che creano.

La condizione indispensabile, afferma lo studio, è che questa possibile cabina di regia debba essere guidata dal settore pubblico, che è il responsabile dell’interesse generale per evitare che le esigenze del settore privato possano prevalere. A cominciare da quelle delle multinazionali tecnologiche.

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