Nuova Pubblicazione SOCINT sull’analisi di Intelligence nella prospettiva pedagogica dell’istruzione primaria di Deborah Stiletto
Nuova pubblicazione sul portale SOCINT Press, dal titolo “Analisi d’Intelligence: un Approccio Interdisciplinare all’Informazione per Orientarsi nella Complessità del Reale” di Deborah Stiletto, che tratta il tema da una prospettiva pedagogica, con particolare riferimento all’istruzione primaria. La scheda del lavoro è disponibile a questo link, mentre questo è il link diretto al PDF.
Scheda
Benché il tema della disinformazione sia caratteristico del nostro tempo, il concetto di fake news nella sua accezione di informazione falsa atta a deviare l’opinione pubblica in una direzione piuttosto che in un’altra ha origine molto prima: tra gli innumerevoli esempi che possiamo trovare nella storia ci sono il testo I Protocolli degli anziani savi di Sion e l’utilizzo che ne fu fatto dalla propaganda nazista per giustificare l’odio conto il popolo ebraico; oppure la famosa Donazione di Costantino, un falso storico sfruttato per giustificare il potere temporale della Chiesa. Tuttavia, volgendo lo sguardo a tempi più recenti è evidente come, a differenza del passato, Internet abbia aumentato in maniera esponenziale la diffusione e, conseguentemente, la potenza delle false informazioni (dalla natura più disparata), tanto da generare in alcuni casi degli effetti significativi ed estremamente rischiosi – basti pensare al fenomeno dei cosiddetti no vax, che spopola soprattutto su Facebook, e l’influenza che esso ha avuto sul calo delle vaccinazioni in Italia negli ultimi anni.
Si delinea quindi un contesto in cui noi tutti, avendo accesso al web, siamo sommersi da un mare di informazioni, la maggior parte delle quali spesso non corrispondono a verità.
Questo ci pone di fronte ad un interrogativo: com’è possibile muoversi in una tale complessità? Come ci si può fidare di un’informazione che leggiamo su internet? Su quali notizie ci si può basare per prendere delle decisioni in maniera autonoma e consapevole? E soprattutto, in qualità di insegnante, come si può far sì che i bambini abbiano gli strumenti per orientarsi, nel loro futuro di cittadini, all’interno di questo mare magnum di informazioni? Certamente non possiamo essere tutti esperti di medicina, biologia, economia, educazione, farmacologia e via dicendo, e contemporaneamente non è auspicabile una situazione in cui il governo decide se una notizia può essere pubblicata o meno in base al proprio giudizio, andando di fatto a violare il diritto di espressione. Perciò si rende necessario, soprattutto da un punto di vista pedagogico, trovare un metodo di approccio alle informazioni che consenta di orientarsi all’interno del loro flusso, per ognuno di noi ma soprattutto per i futuri cittadini di domani, ovvero i bambini.
Riuscire a riconoscere non tanto la veridicità di un’informazione quanto la verosimiglianza della stessa (attraverso operazioni quali il confronto, l’analisi della fonte ecc.), assume una tale importanza perché solo comprendendo in maniera autentica ciò che ci circonda possiamo compiere delle scelte autonome, valutare in maniera critica un avvenimento, sostenere la democrazia e concorrere alla realizzazione di noi stessi nel rispetto degli altri.
Il metodo che è stato approfondito in questa sede è quello dell’intelligence che, secondo Mario Caligiuri, «deve evolversi da strumento di analisi delle informazioni utilizzato prevalentemente dalle élite politiche e finanziarie a metodo di interpretazione per tutti i cittadini, in modo da facilitarne la comprensione della realtà.»[*]
Alla luce di queste considerazioni, per quanto concerne l’ambito educativo risulta significativo comprendere se effettivamente il metodo dell’intelligence possa essere proposto a dei bambini della scuola primaria, per supportarli nella costruzione di una competenza fondamentale per il nostro tempo come quella di interpretazione delle informazioni. Una strada attraverso cui calare le riflessioni elaborate a livello teorico nella pratica educativa potrebbe essere quella del progetto didattico interdisciplinare, con l’obiettivo di introdurre i bambini della classe 5^ della scuola primaria all’utilizzo del metodo di analisi dell’intelligence per la fruizione delle informazioni, a partire da una fiaba che parla di un inganno (I vestiti nuovi dell’imperatore).
Il presente elaborato quindi si comporrà di una prima parte dedicata ad una disamina sul tema della disinformazione, con delle riflessioni sull’importanza di educare i bambini all’interpretazione delle informazioni, a partire anche dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, in un’ottica non solo deontologica, ma anche civica. La seconda parte invece sarà dedicata ad approfondire le applicazioni educative del metodo di analisi delle informazioni proprio dell’intelligence, e il suo ruolo rispetto al tema della scelta consapevole.
[*] M. Caligiuri, Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2018 (pag. 33)