NAVIGAZIONE E CYBERSECURITY, NUOVA FRONTIERA DELLA SICUREZZA NAZIONALE
Mario Caligiuri, presidente SOCINT, ospite al workshop RINA-Confitarma.
Il ruolo del trasporto marittimo nella sicurezza nazionale è stato al centro del workshop Cybersecurity e digitale: evoluzione normativa e compliance per le società di navigazione, organizzato da RINA e Confitarma nella splendida cornice di Palazzo Colonna, a Roma. All’incontro ha portato il suo contributo anche Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT) e docente dell’Università della Calabria.
Nel corso dell’evento, introdotto da Cesare d’Amico, vicepresidente di Confitarma, sono stati approfonditi gli sviluppi normativi in materia di cybersecurity. Oltre a Caligiuri, sono intervenuti Nicolò Rivetti di Val Cervo, capo Divisione Nis del Servizio Regolazione Acn e Luca Carrà, Marine Automation & Cyber Security Product Manager di RINA.
“Il workshop – spiega Caligiuri – ha analizzato l’evoluzione della sicurezza informatica nel settore marittimo, evidenziando la necessità di adeguarsi rapidamente ai nuovi standard normativi. Da ottobre 2024 è in vigore la Direttiva NIS2, mentre da luglio sono obbligatori i requisiti IACS UR E26 ed E27 per le nuove costruzioni navali”.
Le navi, da semplici mezzi di trasporto, si stanno trasformando in veri e propri sistemi di navigazione integrati che collegano ponte di comando, propulsione e infrastrutture portuali, creando vulnerabilità prima inesistenti. “Un attacco informatico mirato – prosegue il docente – potrebbe destabilizzare e/o compromettere non solo la singola unità, ma l’intera catena logistica”.
Il settore marittimo italiano, gestendo il 90% del commercio internazionale, rappresenta un asset strategico per la sicurezza del Paese e gli armatori stanno già implementando procedure di sicurezza. La formazione del personale, sia a bordo sia a terra, emerge come priorità, con la richiesta di fondi PNRR dedicati alla digitalizzazione del comparto.
Per Caligiuri, “il futuro della navigazione richiede un approccio mirato alla cybersecurity, con l’implementazione del Cyber Resilience Test Procedure, per garantire la sicurezza delle nuove unità navali in un contesto geopolitico e tecnologico sempre più complesso“.