A De Gennaro la quinta edizione del PREMIO COSSIGA per l’INTELLIGENCE
Mercoledì 12 febbraio, alla Camera dei deputati, la cerimonia di conferimento.
Mercoledì 12 febbraio, nella cornice della Camera dei deputati – Aula dei Gruppi, a Roma, si terrà la cerimonia di conferimento del Premio Francesco Cossiga per l’Intelligence 2024 al Prefetto Gianni De Gennaro.
Promosso dalla Società Italiana di Intelligence (SOCINT), l’evento rappresenta uno dei momenti più significativi per l’Intelligence nazionale, celebrando personalità che hanno dato un contributo determinante alla promozione della cultura della sicurezza.
De Gennaro, figura di spicco delle istituzioni, è stato il primo direttore del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza della Repubblica (DIS) e ha ricoperto il ruolo di Autorità delegata durante il Governo Monti.
Il Premio Cossiga, istituito nel 2020 in memoria del Presidente emerito Francesco Cossiga, è stato assegnato nelle precedenti edizioni a personalità illustri come Carlo Mosca, Paolo Savona, Franco Gabrielli ed Elisabetta Belloni.
La cerimonia, che si svolgerà dalle 10 alle 13, prevede un programma ricco e autorevole. L’apertura sarà affidata a Federico Mollicone, seguita dagli interventi di Mario Caligiuri, Giuseppe Cossiga, Gianni Letta e Lorenzo Guerini. Le conclusioni saranno a cura del Prefetto De Gennaro, con il coordinamento di Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos.
R.S.V.P. premiocossiga@socint.org
FRANCESCO COSSIGA (1928-2010)
Nato a Sassari, Francesco Maurizio Cossiga iniziò il suo impegno politico nel 1945 con l’iscrizione alla Democrazia Cristiana, dopo una formazione nell’associazionismo cattolico tra Azione Cattolica e FUCI.
Laureatosi in Giurisprudenza con il massimo dei voti, fu eletto deputato per la prima volta nel 1958.
Nel suo percorso istituzionale ricoprì i ruoli di Sottosegretario alla Difesa (1966), Ministro dell’Interno durante gli anni del terrorismo, Presidente del Consiglio e Presidente del Senato. Il 2 luglio 1985 fu eletto Presidente della Repubblica al primo scrutinio, caso unico nella storia repubblicana. Concluse anticipatamente il mandato il 28 aprile 1992, continuando la sua attività come Senatore a vita.
Personalità complessa e non convenzionale, amava definirsi guidato da “un omino bianco e un omino nero”, metafora del suo essere allo stesso tempo uomo delle istituzioni e spirito critico del sistema.
Si spense nel 2010 all’età di 82 anni.