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Sicurezza nazionale e ricerca: firmato accordo tra ACN e ANVUR

Un patto per il futuro digitale dell’Italia è stato siglato oggi a Roma. In un momento storico in cui le minacce informatiche rappresentano una delle principali sfide alla sovranità nazionale, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) uniscono le forze attraverso un protocollo d’intesa destinato a ridefinire il panorama della sicurezza informatica nel nostro Paese.

L’accordo, firmato dal direttore generale di ACN, Bruno Frattasi, e dal presidente ANVUR, Antonio Felice Uricchio, segna l’inizio di una partnership strutturale tra due mondi finora non pienamente interconnessi.

Bruno Frattasi, Felice Uricchio

Il protocollo si concentra su diversi aspetti: la condivisione di obiettivi strategici, lo sviluppo di progetti, il supporto alla ricerca e alla didattica universitaria nel campo della cybersecurity. Grazie all’accordo sarà possibile analizzare banche dati pubbliche e private per raccogliere dati statistici su insegnamenti, corsi di laurea e attività di dottorato. Particolare attenzione sarà riservata a pubblicazioni scientifiche, tesi e prototipi software.

Le due agenzie si impegnano, inoltre, a censire la presenza sul territorio nazionale di docenti e ricercatori specializzati in cybersicurezza, identificando i relativi settori scientifico-disciplinari, gli indicatori bibliometrici e i progetti di ricerca coinvolti. L’accordo prevede anche la redazione periodica di una relazione congiunta sullo stato della ricerca in materia nel nostro Paese.

Il direttore di ACN Frattasi ha richiamato l’importanza di “fare sistema” auspicata dal Governo e ribadita nei giorni scorsi dal sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano. “La firma di questo accordo – ha precisato – è di particolare soddisfazione per l’Agenzia per il valore che attribuiamo alla tecnoscienza, alla formazione e alla ricerca nel campo della cybersicurezza“.

Da parte sua Uricchio, presidente ANVUR, ha espresso orgoglio per questa collaborazione che “pone le basi per una cultura digitale più consapevole, valorizzando l’innovazione nella ricerca e nella didattica universitaria”. Uricchio ha evidenziato come ANVUR ricopra un solido ruolo sia nella promozione della raccolta/analisi dei dati relativi alla didattica e ai prodotti della ricerca, sia nel monitoraggio delle competenze accademiche nel settore della cybersicurezza.

Anche il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha commentato l’accordo definendolo “strategico” ed ricordando quanto sia “fondamentale promuovere una cultura della sicurezza informatica come elemento chiave per proteggere l’integrità delle nostre competenze, conoscenze e attività di ricerca“. Bernini ha inoltre richiamato la necessità di “dotarci di strumenti atti a garantire innovazione e protezione dei saperi” in un’epoca di rapida evoluzione tecnologica.

Il protocollo d’Intesa avrà una durata di tre anni e rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di un ecosistema più resiliente e competitivo nel campo della cybersicurezza, unendo le forze tra chi produce conoscenza e chi la applica per garantire la sicurezza digitale del Paese.

In linea con questi obiettivi, l’impegno di ACN si è concretizzato anche con la pubblicazione di un bando per il finanziamento di 30 borse di dottorato nel settore della cybersicurezza (A.A. 2025/2026). L’iniziativa si inserisce nelle misure #53 e #54 della Strategia nazionale 2022-2026 e invita le università italiane a presentare progetti di studio sperimentale nelle aree indicate nell’Agenda di ricerca e innovazione. Le domande potranno essere inviate fino alle ore 18 del 26 marzo 2025.

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