ApprofondimentoNotizie

Le Active Measures o Disinformazione

Caso studio di Active Measures in Repubblica Centrafricana: un ‘analisi della SOCINT.

La disinformazione è un tema di moda almeno dal 2016, cioè dalle elezioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dal voto pro BREXIT in Gran Bretagna. Secondo molti osservatori la situazione è peggiorata durante la pandemia, tanto che, molti Social Media sono corsi ai ripari. Così sono cambiate alcune delle regole di condivisione degli articoli e sono stati attuati controlli più serrati sulla veridicità di alcune informazioni.

La disinformazione però non è un tema nuovo, anzi è sempre stato al centro dello scontro tra Est ed Ovest durante la Guerra Fredda. In particolare l’Unione Sovietica ha sempre saputo mettere in campo tecniche ed attività di alto profilo in questo campo. I russi definiscono tali attività “Misure Attive”. Nel suo libro Active Measures, Thomas Rid (qui) definisce quali sono le tre caratteristiche principali di una misura attiva:

  1. non è una bugia spontanea di qualche politico, bensì il prodotto metodico di un struttura dedica a questo. La disinformazione, secondo l’autore, continua ad essere uno dei campi di azione delle agenzie d’intelligence.;
  2. vi è sempre una manipolazione dell’informazione, un elemento di falsità costruito ad arte ed in genere ben nascosto.;
  3. sono sempre dirette ad uno scopo specifico che, in genere, è quello di indebolire un obiettivo avversario. Gli strumenti possono variare, dallo screditamento di un governo, al creare divisioni all’interno di un gruppo etnico od un partito. Si può anche arrivare a minare la fiducia o la credibilità di un’istituzione o di un ente.

Il Caso della RCA

Queste caratteristiche sembrano essere riscontrabili in alcuni eventi che stanno accadendo nella Repubblica Centrafricana (RCA). Come si sa la Francia è presente, anche militarmente, in buona parte dell’Africa occidentale e in tutta la regione del Sahel. I transalpini sono presenti anche con aiuti economici e la RCA è uno dei paesi beneficiari.

Lo scorso 27 dicembre, nel paese africano, si sono svolte le elezioni presidenziali, che hanno sancito la riconferma del presidente Toudera. Egli gode dell’appoggio della Federazione Russa che ha inviato istruttori militari a supporto delle forze armate locali. L’aiuto non è disinteressato, esso è avvenuto in cambio di concessioni di sfruttamento delle risorse minerarie. La Francia, che nel paese continua ad avere forte influenza ed interessi, non ha preso bene questa “presenza ingombrante”. Proprio nel mese di dicembre Facebook ha reso noto di aver chiuso una serie di profili legati ai governi francese e russo che si davano battaglia a colpi di disinformazione per influenzare la popolazione della RCA (qui).

Le violazioni dei diritti umani denunciate dalle Nazioni Unite

Anche altri hanno notato la presenza dei mercenari russi. Lo scorso 31 marzo la Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha diffuso un comunicato in cui esprimeva preoccupazione circa violenti attacchi portati contro civili dai mercenari del c.d. gruppo Wagner . Sembra che le forze mercenarie di supporto al governo abbiano, in più occasioni, violato i diritti umani della popolazione (qui).

La storia dei mercenari russi raccontata in un film

Quasi in risposta a questo comunicato dell’ONU, nel mese di maggio, la TV russa proietta il film “the Tourist”.

The Tourist è un film di produzione russa che parla di un gruppo di mercenari impiegati in RCA come consiglieri militari. Nel film i soldati vengono dipinti come “gladiatori” che combattono per proteggere la popolazione civile dai ribelli sanguinari. I consiglieri militari occidentali vengono dipinti come portatori di instabilità, per via di interessi economici. Il Film è stato proiettato nello stadio di Bangui il 14 maggio 2021, con sottotitoli in lingua locale (qui), una sua versione integrale doppiata in francese è disponibile su you tube (qui).

Non è facile stimare l’effetto che questo film ha avuto sulla popolazione locale, si può dire però che le Active Measures russe in RCA stiano avendo successo, visto che il 9 giugno u.s. la Francia ha annunciato di aver congelato gli aiuti al paese africano (valore 10 milioni di euro) e che avrebbe ritirato i 160 soldati che li fornivano assistenza alle forze governative , tutto questo a causa della “campagna di disinformazione antifrancese” (qui).

Sembra proprio vero: la penna ferisce più della spada.

Scopri tutte le notizie e pubblicazioni di SOCINT

About Author