Tra mutamenti ambientali e competizione geopolitica: la sfida artica per l’Intelligence
Venerdì 9 maggio, ore 10, Aula Magna della Loggia del Grano: convegno promosso dalla Sezione Marche della Società Italiana di Intelligence in collaborazione con l’Università di Macerata, l’Istituto geografico polare “Silvio Zavatti” e il patrocinio della Regione Marche.
L’Artico, confine estremo e termometro sensibile del nostro pianeta, si sta trasformando in una frontiera strategica. Comprendere le dinamiche in atto significa anticipare le traiettorie future della sicurezza globale, in un contesto di competizione crescente e accelerato cambiamento climatico.
In questo scenario si inserisce il convegno Prospettiva Artico: lo sguardo dell’Intelligence al Polo Nord, in agenda venerdì 9 maggio a Macerata, nell’Aula Magna della Loggia del Grano, ex Foro Annonario. L’evento, organizzato dalla Sezione Marche della Società Italiana di Intelligence in collaborazione con l’Università di Macerata e l’Istituto geografico polare “Silvio Zavatti”, vanta il patrocinio dalla Regione Marche e affronterà temi di attualità e di rilevanza strategica, focalizzandosi sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza globale nella regione artica.
Il riscaldamento artico avanza a un ritmo doppio rispetto alla media globale. Il rapido scioglimento dei ghiacci e il degrado del permafrost alterano ecosistemi, mettono a rischio le infrastrutture e rilasciano gas serra, aggravando l’instabilità ambientale e geopolitica.
La riduzione della barriera glaciale rende accessibili risorse energetiche, minerali critici e nuove rotte marittime. Russia, Stati Uniti, Cina e potenze europee intensificano la loro proiezione nell’Artico, trasformando l’area da periferia isolata a crocevia strategico della competizione globale. La disputa sul controllo delle rotte – come il Mare del Nord e il Passaggio a Nord-Ovest – e l’interesse per i giacimenti artici alimentano tensioni latenti, complicando la governance multilaterale in un quadro giuridico frammentato. L’incremento di infrastrutture militari e operazioni nella “zona grigia” aumenta il rischio di incidenti ed escalation in un ambiente operativo ostile e scarsamente monitorato. L’Intelligence è chiamata a integrare dati ambientali, tecnologici e umani, cogliendo attività a doppio uso e anticipando i rischi climatici e strategici. La sfida per il futuro sarà limitare la militarizzazione incontrollata, rafforzare meccanismi di cooperazione e integrare sicurezza, sviluppo sostenibile e rispetto ambientale.
Programma del convegno
I lavori del 9 maggio si apriranno alle ore 10 con i saluti istituzionali di Angelo Ventrone (direttore Dipartimento SPOCRI), Emanuele Frontoni (presidente SOCINT Marche), Sandro Parcaroli (sindaco di Macerata) e Andrea Maria Antonini (assessore Regione Marche).
Seguiranno gli interventi di: Liuva Capezzani, delegato al Coordinamento delle Commissioni di studio e sezioni regionali SOCINT, promotrice dell’evento: Missione delle sezioni regionali e dell’Osservatorio Artico SOCINT ; Emanuela Somalvico, direttore dell’Osservatorio di Intelligence sull’Artico SOCINT : Prospettiva Artico. Nuove sfide per l’Intelligence; Emanuele Frontoni, ordinario di Informatica UNIMC e presidente SOCINT Marche: Intelligenza eco-artificiale; Gianluca Frinchillucci direttore scientifico dell’Istituto geografico polare “Silvio Zavatti” e della rivista “Il Polo”: 80 Anni della rivista Il Polo: l’Istituto geografico polare “Silvio Zavatti” e la tradizione italiana nella ricerca polare; Ilaria Trapé, docente di Diritto agrario internazionale e della sostenibilità ambientale e Diritto agroalimentare dell’UE UNIMC: “Sostenibilità e visioni internazionali” Paolo Quattrocchi, direttore Centro Studi Italia-Canada: Il Canada in Artico, tra opportunità e minacce.
Un’agenda articolata che esplorerà le nuove prospettive della sicurezza artica, integrando l’approccio dell’Intelligence, dell’innovazione tecnologica e della cooperazione internazionale.
L’Artico – un tempo periferia immobile – è oggi un banco di prova per la capacità della comunità internazionale di affrontare il cambiamento globale e gestire responsabilmente la competizione geopolitica. In questo scenario, l’Intelligence si configura non solo come sentinella della sicurezza, ma come chiave interpretativa e strategica per orientare il futuro.