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“Hard Times”: le nuove frontiere della sicurezza nell’era della guerra ibrida

L’annuario europeo CeSPI 2024 esplora le sfide geopolitiche del XXI secolo, dalla guerra in Ucraina alle minacce cibernetiche. Un’analisi che unisce le voci di autorevoli esperti per decifrare la complessità dei conflitti moderni e ridefinire il concetto di “difesa europea”. E come il celebre dipinto di Rubens, Le conseguenze della guerra, ci ricorda che la pace in Europa non è mai stata così fragile.

Lunedì 8 luglio, alle 15, la Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, sede del Senato della Repubblica a Roma, ospiterà la presentazione dell’annuario europeo CeSPI, intitolato Hard Times: Le nuove guerre e la difesa europea (Donzelli, 2024).

Curato da Alberto Pagani e frutto delle ricerche del Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), il volume offre un’analisi approfondita delle nuove guerre ai confini d’Europa e delle emergenti frontiere del conflitto.

L’opera si articola in quattro sezioni: il contesto strategico contemporaneo, con focus su Intelligence e crisi del diritto internazionale; le diverse facce della guerra moderna, dalla guerra economica al terrorismo, alle minacce cibernetiche; un’analisi dettagliata delle crisi in Ucraina e Medio Oriente, con le loro implicazioni geopolitiche; un’esplorazione delle tecnologie emergenti e del loro impatto sulla sicurezza, dall’intelligenza artificiale alle armi autonome.

Di particolare rilevanza, l’approfondimento sulla sfida lanciata all’Occidente dalla Cina, esaminata sia sotto il profilo militare, sia sotto quello economico e tecnologico che offre una istantanea delle “frizioni” geopolitiche del nostro tempo.

Nell’introduzione Alberto Pagani – advisor nel settore della sicurezza e docente a contratto dell’Uni­versità di Bologna, dove insegna Terrorismo internazionale in epoca contemporanea – richiama il concetto di cigno nero, di Nassim Taleb. Pagani sottolinea come eventi imprevedibili ad alto impatto – dall’11 settembre alla pandemia di Covid-19, passando per la crisi finanziaria del 2008 e la guerra in Ucraina – abbiano messo alla prova le nostre capacità previsionali e di risposta, evidenziando la necessità di sistemi di sicurezza più resilienti e adattivi.

Il curatore approfondisce anche il concetto di guerra senza limiti, elaborato dai colonnelli cinesi Qiao Liang e Wang Xiangsui. Questa interpretazione del conflitto – che intreccia azioni militari e non militari a un complesso sistema di inganni e manipolazione – ridefinisce i confini strategici e valoriali. Gli esempi del conflitto in Libano e dell’attacco di Hamas a Israele illustrano questa nuova realtà, dove la guerra si combatte non solo sul campo di battaglia, ma anche nei cuori e nelle menti delle persone.

Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, nel suo contributo tratteggia il concetto di “minoranze creative”, ribadendo la necessità di strutture di intelligence più agili e all’avanguardia, capaci di anticipare e rispondere a pericoli inediti. Il suo approccio multidisciplinare all’intelligence – che spazia dalla tecnologia alla psicologia, dall’economia alla sociologia – offre una visione olistica utile per navigare quella che Pagani chiama la “cacofonia dell’incertezza”.

Il volume offre, nell’insieme, una apprezzabile trasversalità narrativa e di pensiero, soffermandosi su molti temi scottanti: il ritorno della paura atomica, l’ombra delle armi chimiche e batteriologiche, la crescente cyber-guerra e l’uso strumentale di big data, intelligenza artificiale, fake news, troll e bot per minare le fondamenta delle democrazie.

Riflessione sulla complessità della guerra moderna: il messaggio ante litteram di Rubens

 Peter Paul Rubens, Conseguenze della guerra, dipinto a olio su tela a (1637-1638). Nel dettaglio, la personificazione dell’Europa, vestita a lutto e con l’abito a brandelli, alza gli occhi e le braccia al cielo, stroncata dal dolore, come a supplicare l’aiuto divino. (Galleria Palatina, Palazzo Pitti).

Hard Times ritrae la complessità della guerra ibrida contemporanea. L’opera scandaglia l’escalation tecnologica che ha prodotto nuovi armamenti, sistemi di comando specializzati e piattaforme robotizzate per i combattimenti a controllo remoto. Al contempo, sottolinea come la guerra asimmetrica abbia ormai superato ogni limite, non distinguendo più tra obiettivi civili e militari, confondendo i tempi del conflitto con quelli della tregua.

E’ l’azione devastante di ogni atroce conflitto, non diversa da quella che il pittore fiammingo Peter Paul Rubens – testimone, durante le sue missioni diplomatiche, degli orrori della Guerra dei Trent’anni (1618-1648) – raffigura nel celebre dipinto Le conseguenze della guerra, potente metafora visiva che collega le atrocità del passato alle sfide del presente, completando un discorso artistico iniziato con l’Allegoria della Pace (1629). Il messaggio è chiaro: nemmeno l’amore è in grado di frenare la cieca brutalità della guerra, evitando che l’Europa sia travolta dal lutto e veda distrutta la sua prosperità.

L’annuario CeSPI si distingue per la profondità della sua analisi, per la sua visione prospettica e per l’enfasi sulla necessità di sviluppare una cultura della sicurezza più ampia e inclusiva. Attraverso autorevoli firme – di cui torneremo a parlare – l’opera si propone come uno strumento indispensabile per comprendere e affrontare le sfide geopolitiche del XXI secolo.

Informazioni sull’evento

L’evento sarà inaugurato dai saluti del senatore Alessandro Alfieri, membro della Commissione Affari Esteri, e di Daniele Frigeri, direttore del CeSPI.

La prima sessione, Le Nuove Armi e le Nuove Guerre, sarà moderata da Alberto Pagani – docente di Terrorismo Internazionale in epoca contemporanea e curatore del volume – e vedrà gli interventi di illustri personalità del campo della sicurezza e dell’intelligence: Giuseppe Gagliano, presidente del Centro di Studi Strategici Carlo de Cristoforis; Marcello Spagnulo, consigliere scientifico di LIMES, docente di Sistemi Spaziali, Sapienza Università di Roma; Michele Colajanni, docente Cybersecurity e di Scalable and reliable services, Università di Bologna; Massimiliano Del Casale, Gen. di C.A., già presidente del Centro di Alti Studi della Difesa; Francesco Urbano, Ufficiale medico in s.p. nel Corpo sanitario dell’Esercito; Paolo Salvatori, docente di Sistemi di intelligence e sicurezza internazionale, Università di Perugia.

La seconda sessione, Italia e difesa europea, sarà invece moderata da Andrea Monti – docente di Digital Law all’Università di Chieti-Pescara – e si concentrerà sulla dimensione europea della difesa. Interverranno: Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence; Giovanni Nistri, Gen. di C.A. dell’Arma dei Carabinieri, gia Comandante Generale; Nicolò Fasola, docente di Relazioni Internazionali e Russia-China Relations, Università di Bologna; Salvatore Farina, Gen. di C.A., presidente del Centro Studi Esercito, già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano; Piero Fassino, vice presidente Commissione Difesa, Camera dei Deputati.

Le conclusioni dell’evento saranno affidate a Guido Crosetto, ministro della Difesa.

Richiesta la REGISTRAZIONE al seguente link: https://8lugliohardtimes.eventbrite.it

 Sarà possibile seguire l’incontro anche on line sulla pagina webtv.senato.it Accesso in sala fino al raggiungimento della capienza massima L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta. I giornalisti devono accreditarsi scrivendo a: barbara.debenedictis@cespi.it Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica

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