Disagio sociale, le riflessioni del Presidente Caligiuri
Disagio sociale, è questo secondo il Presidente Caligiuri uno dei principali fattori di rischio per la sicurezza. È anche uno dei temi con cui l’intelligence, intesa come disciplina accademica, dovrà confrontarsi sempre più.
Disagio sociale, come si manifesta e cosa comporta
Sono diversi gli spunti di riflessione pubblicati nel 2020 dal Prof. Caligiuri sul tema del disagio sociale.
Come scrive su Formiche.net, l’andamento della pandemia sta determinando la percentuale della popolazione che tenderà all’indigenza e quella che avrà un’accettabile riduzione del reddito. Dal punto di equilibrio che si realizzerà tra queste due tendenze dipenderà la sicurezza sociale soprattutto nei grandi centri urbani, che presentano per forza di cose i maggiori contagi. Proprio i fatti verificatisi nei grandi centri, tra cui Roma e Napoli, hanno ridato centralità alle riflessioni su questo fattore di rischio.
Dal punto di vista del Presidente Caligiuri, rubricare il fenomeno come fenomeno di ordine pubblico significa schiacciare l’analisi sul presente, senza profondità. I segnali sono noti da tempo e costantemente sottovalutati e rappresentati anche nelle Relazioni dei Servizi al Parlamento.
Queste riflessioni fanno eco alle previsioni che vedevano proprio nel disagio sociale una delle principali sfide della pandemia. Tuttavia, il problema era stato sollevato anche prima dell’acutizzarsi della pandemia stessa nel Paese.
Alla contingente situazione pandemica, inoltre, si aggiungono i problemi intrinseci alla società italiana che alimentando il disagio sociale. Tra questi le mafie e l’inadeguatezza delle classi dirigenti pubbliche (a queste ultime è anche legato il tema del merito). La minaccia posta dalla criminalità organizzata combinata al disagio sociale, in particolare, avrebbe il potenziale di generare una vera e propria emergenza.
L’inadeguatezza delle élite pubbliche si ricollega al tema dell’emergenza educativa. La formazione delle élite è un tema a cui il Presidente SOCINT ha dedicato buona parte della sua ricerca accademica e per cui ha anche scritto un recente articolo. Quest’ultimo suggerisce che proprio in tempo di crisi, come l’attuale pandemia, si potrebbero compiere scelte strutturali che in condizioni normali le condizioni giuridiche e sociali non consentirebbero.
Al tema generale si aggiunge quello della dimensione digitale. A questo riguardo, nel numero di dicembre del 2019, “Formiche” aveva allegato un volumetto, in cui si erano posti questi temi: “La rivoluzione dietro l’angolo. Come il minaccia la sicurezza nazionale”. Appunto per questo, scrive Caligiuri, l’intelligence nazionale dovrebbe osservare con grande attenzione questo fenomeno.
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