Francesco Cossiga: il politico italiano che aveva capito l’Intelligence
A Sassari, una giornata dedicata al Presidente emerito e ai Servizi
Un incontro mattutino con studenti e studentesse, all’Auditorium del Polo Tecnico “Devilla”, alla presenza del senatore Luigi Zanda che fu portavoce di Cossiga durante il suo mandato come Ministro dell’Interno, seguito da una conferenza pomeridiana sulle dinamiche del potere mondiale presso il Comando della “Brigata Sassari”.
Un’intera giornata consacrata a Francesco Cossiga (1928-2010), ricordato per il suo ruolo e per il profondo interesse per l’Intelligence e la sicurezza nazionale.
Prima della conferenza, nella Sala “Diavoli Rossi”, si è svolta una toccante cerimonia alla tomba di famiglia del Presidente emerito: candidi lilium e lisianthus accostati a rose e gerbere scarlatte, fasciati dal tricolore, sono stati deposti da Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT) e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, istituito nel 2007 – primo in Italia – proprio grazie a Francesco Cossiga.
Insieme a Caligiuri, erano presenti Franco Gabrielli, che ha rivestito i ruoli di direttore del SISDE e dell’AISI, capo della Polizia e Autorità delegata per la sicurezza del Governo Draghi; Luciano Carta, che ha diretto l’AISE ed è stato presidente di Leonardo Spa Economic Intelligence; Alberto Pagani, docente universitario e più volte parlamentare; Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos.
“Francesco Cossiga – ha commentato Caligiuri – è stato l’uomo politico italiano che più di ogni altro ha incentivato la diffusione della cultura dell’intelligence nel nostro Paese. Ha sempre creduto nella necessità di rendere l’Italia una nazione più democratica, proprio attraverso la sicurezza. E ci ha abituati a pensare all’intelligence come una necessità sociale, uno strumento per tutti, per persone, aziende e Stati, in modo da garantire benessere e sicurezza ai cittadini”.
Per Gabrielli, Cossiga è stato “una fonte inesauribile di consigli e analisi sempre pertinenti. Ascoltarlo nelle sue riflessioni, soprattutto per chi era chiamato a renderle operative negli incarichi istituzionali affidati, è stato un privilegio”.
La visione lungimirante di Francesco Cossiga continua a ispirare e guidare la SOCINT che, ogni anno, onora il Presidente emerito attraverso il Premio per l’Intelligence a lui intitolato e presieduto da Gianni Letta, affiancato da Giuseppe Cossiga e Mario Caligiuri. Il riconoscimento, nato nel 2020, viene conferito a personalità che, per capacità e originalità di azione, si sono distinte nel diffondere la cultura dell’Intelligence in Italia ed è stato finora assegnato al Prefetto Carlo Mosca, al presidente della Consob Paolo Savona, al Prefetto Franco Gabrielli e al direttore del DIS Elisabetta Belloni.
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