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INTELLIGENCE, ALFIO RAPISARDA AL MASTER DELL’UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA: “LA SICUREZZA NAZIONALE TRA INTERESSI POLITICI, MILITARI ED ENERGETICI”

(Rende, 7.4.2025) – La sicurezza aziendale come interesse nazionale è il titolo della lezione che Alfio Rapisarda, Security Manager di ENI, ha tenuto al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

Rapisarda – che vanta un’esperienza ventennale nella multinazionale italiana operante in oltre sessanta Paesi nel mondo – ha aperto la lezione osservando come i settori energetico e petrolifero abbiano attraversato negli anni fasi di notevole instabilità, causate da stravolgimenti geopolitici ed economici.

Alfio Rapisarda

Partendo dal presupposto che senza energia è, di fatto, impossibile coltivare molti ambiti dell’esistenza umana, tutelare la sicurezza delle infrastrutture critiche in questo campo rappresenta sempre più un interesse collettivo.

Ricorrente, nel corso della lezione, il ricordo del fondatore, Enrico Mattei.

Imprenditore, deputato ed ex comandante partigiano, Mattei mise a punto, nel lontano 1953, un modo di fare impresa equo e inclusivo divenuto motore del boom economico italiano. Una strategia che, oggi come ieri, pone al centro le persone, i lavoratori, fornendo servizi e sicurezza ai territori in cui opera.

Il docente ha evidenziato che Eni ha come missione la transizione ecologica e la creazione di una filiera circolare e sostenibile, da realizzarsi autofinanziando la ricerca, in un mondo dove l’evoluzione e i nuovi modelli di business corrono rapidissimi.

In quest’ottica Eni inaugurerà, nel perimetro del Green Data Center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, un supercomputer all’avanguardia. Un progetto da 1 GW, frutto del partenariato Italia-Emirati, che velocizzerà esponenzialmente calcoli utili alla gestione degli impianti, agli studi geologici, allo sviluppo di nuove tecnologie, nonché alla ricerca, orientata alla transizione energetica.

Rapisarda ha poi sottolineato la necessità di porre attenzione e sviluppare sensibilità crescenti per cogliere le sfide contemporanee, prima fra tutte la digitalizzazione, trasformandole in opportunità di miglioramento.

Nel contesto attuale, in cui i mercati internazionali toccano picchi tragicamente negativi, Rapisarda ha ricordato come le situazioni di forte crisi possano trasformarsi in catalizzatori di processi virtuosi. Questi non solo consentono di superare momenti difficili, ma favoriscono l’elaborazione di strategie in grado di garantire sicurezza e resilienza al sistema Paese. In tale prospettiva, assumono un ruolo determinante tanto la diversificazione delle rotte di approvvigionamento quanto l’incremento del mix energetico orientato alla neutralità carbonica (emissioni zero).

Il contraltare all’accelerazione tecnologica è la nascita di nuove minacce, a cominciare da quella cibernetica, che possono compromettere la catena di valore dell’energia, con effetti a cascata su logistica, approvvigionamento e perfino sui consumatori finali.

Una riflessione specifica ha riguardato la tutela delle rotte marine e delle infrastrutture offshore, esempio di interazione tra Stato e imprese attuato dalle istituzioni prevalentemente in settori come quello delle rinnovabili.

Rapisarda ha, inoltre, sottolineato l’esigenza di svluppare sinergie tra aziende private, citando la collaborazione con startup tecnologiche che generano opportunità di lavoro e favoriscono l’emergere di figure professionali innovative.

Affrontando il tema della security, ha evidenziato l’importanza di non trascurare gli aspetti tradizionali nella valutazione del rischio, normato dall’impianto legislativo italiano, a partire dalla Costituzione che delinea diritti e doveri dei lavoratori e delle imprese..

Il docente ha spiegato quanto sia complesso valutare, a seconda del Paese interessato, il miglior assetto per proteggere l’incolumità fisica dei dipendenti, l’integrità degli edifici nonché per rendere sicuro il rapporto con partner commerciali e fornitori esterni.

A tal fine, oggi la sicurezza dell’impresa attua veri e propri processi di Intelligence, in una logica predittiva di minacce e potenziali criticità, affidata sempre meno alla rincorsa dei singoli eventi come accadeva in passato.

Rapisarda ha concluso auspicando il rafforzamento del sistema Paese, dove la security non dipenda esclusivamente dalla sensibilità del singolo imprenditore e dalle conoscenze personali degli addetti ai lavori, e in cui l’imprenditore non sia lasciato solo, ma supportato e guidato dalle istituzioni.

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