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Intelligenza Artificiale e futuro dell’Università: dialogo su innovazione e consapevolezza

Giovedì 24 ottobre, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ospiterà il convegno dal titolo accademIA. L’Intelligenza Artificiale e l’Università del futuro, organizzato dal Dipartimento di Informatica nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario UNIBA.

L’evento, che prenderà il via alle 14.30 nell’Aula 2 – Palazzo delle Aule, vedrà la partecipazione di accademici ed esperti nel campo dell’IA e della formazione universitaria.

Il convegno affronterà un tema di grande attualità che rappresenta non solo una sfida tecnologica, ma soprattutto una sfida intellettuale e sociale: l’integrazione tra l’intelligenza artificiale e l’intelligenza umana.

Dopo i saluti istituzionali – a cura del Rettore UNIBA, Stefano Bronzini, del direttore del Dipartimento di Informatica Filippo Lanubile e di Antonio Felice Uricchio, presidente ANVUR – si discuterà di come l’IA stia trasformando i metodi di apprendimento e il ruolo delle università nel contesto del progresso tecnologico. L’evento sarà un’occasione per esplorare il futuro della conoscenza e il modo in cui gli atenei possono affrontare i cambiamenti imposti dall’IA.

Proprio oggi è stata diffusa la notizia della nascita di Sistema 0 – frutto dell’interazione tra intelligenza umana e artificiale – destinato a potenziare il cervello umano. Sistema 0 – frutto della ricerca teorizzata sulla rivista Nature Human Behaviour e condotta dall’Università Cattolica di Milano – vede la collaborazione fra più discipline: neuropsicologia, informatica, filosofia e linguistica. Si tratta di un pensiero ibrido, diverso da quello intuitivo e analitico, che potrebbe rivoluzionare la nostra capacità di risolvere problemi complessi. Tuttavia, il vero cambiamento dipenderà da come sapremo governare questa tecnologia. . Conoscendola meglio, potremo impiegarla per migliorare la società, le condizioni di vita e la salute mentale. Ma il futuro presenta sia rischi sia opportunità.

I relatori del convegno analizzeranno questi aspetti sottolineando l’importanza di mantenere l’uomo al centro del processo decisionale, evitando una dipendenza passiva dall’automazione. Ma ribadiranno anche che demonizzare la tecnologia è insensato, poiché significa demonizzare l’uomo. Fondamentale, invece, è comprendere come essa può influire sui nostri stili di vita e promuovere un uso consapevole.

Mario Caligiuri – ordinario di Pedagogia generale e direttore del Master in Intelligence all’Università della Calabria, il primo del suo genere in Italia –  interverrà con uno speech dal titolo IA: Col Medioevo nel cuore, offrendo un’analisi sulle trasformazioni in atto nel rapporto tra IA e istituzioni educative.Il suo intervento sarà centrato sull’impatto che l’IA sta avendo sulla società e, in particolare, sulle università, da sempre baluardi della conoscenza. Caligiuri, con la sua esperienza come presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT), porrà l’accento anche sulle responsabilità delle università nell’anticipare i cambiamenti futuri, in un contesto in cui le stesse rischiano di essere travolte dal progresso tecnologico.

Juan Carlos De Martin, del Politecnico di Torino, con il suo intervento intitolato AutonomIA, offrirà una riflessione sulle autonomie e responsabilità nell’epoca dell’IA.

Rita Cucchiara, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, contribuirà al dibattito con il suo intervento intitolato L’Università al tempo della Gen AI, che esaminerà il ruolo e l’evoluzione delle università nel contesto delle tecnologie di nuova generazione.

L’evento sarà moderato da Maria Benedetta Saponaro dell’UNIBA e da Gianni Sebastiano, Founding Partner e presidente di Orienta VSP.

È possibile seguire il convegno online collegandosi – entro e non oltre le 14.50 – al seguente link https://meet.google.com/qtb-ftqd-tcu

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