L’intolleranza come potere
Analisi di un sofisticato mezzo di orientamento e dominio pensato per distrarre dalla realtà.
L’intolleranza come potere. Le strategie per il controllo della mente: un’analisi di intelligence è il nuovo libro di Mario Caligiuri, pubblicato da Santelli con la prefazione di Luciano Violante. La presentazione sarà ospita, venerdì alle 18,30 a Trieste, alla libreria Zeno Bandini in via del Lazzaretto Vecchio, 17/a. Anna Santellani introdurrà l’autore.
Il saggio, ispirato all’audizione tenutasi presso la Commissione parlamentare contro l’intolleranza, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre, affronta la tesi secondo cui l’intolleranza costituisce un raffinato strumento per conquistare e mantenere il potere, partendo dalla costruzione del nemico fino alla manipolazione dell’informazione
Per Mario Caligiuri, professore di Pedagogia all’Università della Calabria e presidente della Società Italiana di Intelligence, l’intolleranza non è solo un fenomeno sociale, ma piuttosto uno strumento di dominio. Questo concetto si inserisce in un contesto in cui il potere è più accessibile, ma anche più volatile e quindi facile da conquistare, semplice da perdere e difficile da mantenere.
Comprendere il ruolo dell’intolleranza, come strumento di potere, è cruciale per affrontare la manipolazione informativa e la disinformazione, vere e proprie emergenze educative e democratiche del nostro tempo.
Il libro evidenzia come l’intolleranza, radicata nei pregiudizi, abbia un lato oscuro rappresentato dall’indignazione, la quale trova le sue ragioni nella crescente ingiustizia sociale, spesso legalizzata dalle normative statali.
Nella prefazione, Luciano Violante sottolinea come “Nel corso dei secoli, la costruzione come nemico del cristiano, dell’ebreo, dell’islamico, dello zingaro, dell’immigrato, del dissidente, dell’oppositore ha costituito, ogni volta, una pratica tanto indegna quanto diffusa, per polarizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su comodi bersagli, distraendola dalla realtà. Questo libro ci invita a studiare, dopo l’antica costruzione del nemico, la costruzione della intolleranza come nuovo, sofisticato strumento di orientamento dei comportamenti e di dominio delle intelligenze”. Tecniche utilizzate nel corso dei secoli per polarizzare l’opinione pubblica su comodi bersagli, distogliendola dalla realtà.