Menico Rizzi, presidente della SOCINT Piemonte, è il nuovo rettore dell’UPO: guiderà l’ateneo fino al 2030
Ordinario di Biochimica, entrerà ufficialmente in carica il prossimo 1° novembre, succedendo a Gian Carlo Avanzi. Pro-rettore sarà Gianluca Gaidano, ordinario di Malattie del sangue presso il Dipartimento di Medicina traslazionale.Nel programma di Rizzi anche la #CitizenScience, la scienza che si realizza con il contributo dei cittadini, perché “l’università è il tempio del sapere, un faro di conoscenza, non una torre d’avorio”.
L’Università del Piemonte Orientale (UPO) – che ha sedi a Novara, Vercelli e Alessandria – si appresta a inaugurare un nuovo capitolo della sua storia con la nomina del professor Menico Rizzi a rettore per il sessennio 2024-2030. Ordinario di Biochimica e attuale presidente della sezione Piemonte della Società Italiana di Intelligence (SOCINT), Rizzi porterà all’ateneo una visione che coniuga eccellenza accademica e prospettiva strategica.
Il professor Rizzi ha delineato un progetto ambizioso, articolato su tre cardini fondamentali: consolidamento territoriale, apertura internazionale e innovazione didattica.
“La nostra università deve rimanere saldamente ancorata al suo territorio tripartito – Vercelli, Novara e Alessandria – pur proiettandosi in una dimensione globale” ha affermato Rizzi. Questa visione si concretizza in un piano di cooperazione internazionale, per la formazione e la ricerca, che potrebbe portare all’apertura di una sede estera dell’ateneo “rafforzando la presenza culturale italiana oltre confine e promuovendo uno scambio bidirezionale di conoscenze”.
L’approccio del nuovo rettore riflette una concezione dell’università come catalizzatore di innovazione sul fronte sociale e dell’educazione.
Rizzi enfatizza l’importanza di una formazione interdisciplinare: “E’ indispensabile che i nostri studenti, indipendentemente dal loro indirizzo di studi, acquisiscano competenze trasversali”. Questa contaminazione di saperi è essenziale per dominare la complessità del mondo contemporaneo.
Un elemento di particolare rilievo nella visione di Rizzi riguarda l’evoluzione del paradigma didattico. “Il nostro obiettivo è trasformare l’apprendimento da un processo di mera acquisizione di informazioni, a uno di sviluppo di capacità analitiche e critiche”, ha sottolineato, delineando un approccio che mira a scalzare il nozionismo in favore di una formazione olistica e riflessiva.
Il nuovo rettore ha, inoltre, posto l’accento sull’importanza di un dialogo aperto tra università e società: “L’università è il tempio del sapere, un faro di conoscenza, non una torre d’avorio” ha dichiarato, proponendo un modello partecipativo, la Citizen Science, la scienza che si realizza con il contributo dei cittadini. Un concetto molto antico, che affonda le sue radici nelle prime esperienze di raccolta di informazioni sul mondo naturale con l’aiuto di un pubblico generalista.
La visione del professor Rizzi per UPO si configura, dunque, come risposta alle sfide del XXI secolo, mirando a formare professionisti capaci di orientarsi negli arcipelaghi della conoscenza contemporanea.
Chi è Menico Rizzi
Bresciano di origine, Rizzi è laureato in Chimica con un dottorato di ricerca in Biotecnologie molecolari.
In UPO è ordinario di Biochimica e ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali.
Dal 2016 è membro del gruppo di esperti per il programma International Nonproprietary Names (INN) di OMS con ruolo, a partire dal 2020, di vice-chair per i farmaci biologici nelle consultazioni biennali; dall’aprile al settembre 2019 Technical Officer presso OMS; membro dello Steering board della Coalition for Advancing Research Assessment (CoARA) dal 2022, iniziativa globale; membro della task force per lo sviluppo e successivamente per l’implementazione della African Union – European Union Innovation Agenda; membro di commissioni per la valutazione e la selezione di professori universitari nella Repubblica del Sudafrica e in Nigeria e membro di commissioni per il conferimento del titolo di PhD presso la University of Bergen, Norvegia e la University of Western Cape Town, Repubblica del Sudafrica.
È co-fondatore della spin-off accademica UPO iXTAL e membro di società scientifiche nazionali e internazionali. Dal 2009 al 2019 è stato rappresentante UPO in seno al consiglio direttivo del Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Malaria – Italian Malaria Network.