Intelligence e geopolitica: Mario Caligiuri (SOCINT) a NapulETH 2025
A Villa Doria D’Angri, giovedì 17 luglio alle 14,30, all’interno del panel dedicato alle sfide economiche e giuridiche dell’epoca digitale.
Napoli al centro di una riflessione sul rapporto tra tecnologie emergenti e dinamiche del potere globale.

NapulETH 2025, nella storica Villa Doria D’Angri, sede dell’Università Parthenope, si propone non solo come evento tecnologico, ma come spazio di confronto sulla ridefinizione dei rapporti di forza nell’era datizzata. L’obiettivo è trasformare il Mezzogiorno d’Italia in un laboratorio mediterraneo del futuro, capace di proporre un pensiero critico originale sulle trasformazioni in atto.

In questo contesto si inserisce l’intervento di Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, all’interno del panel dedicato alle sfide geopolitiche, economiche e giuridiche dell’epoca digitale. La sua presenza assume un significato particolare, perché ribadisce quanto l’Intelligence, intesa come metodo scientifico per comprendere la complessità, sia oggi uno strumento per interpretare un mondo dove le tecnologie non si limitano a supportare le decisioni, ma concorrono a determinarle.
Caligiuri propone una lettura della contemporaneità in cui i dati non sono semplici risorse, ma strumenti di dominio che incidono direttamente sulla formazione della coscienza collettiva. Le teorie sul capitalismo politico, in cui lo Stato torna protagonista nella competizione globale attraverso il controllo delle tecnologie critiche, offrono una chiave interpretativa per comprendere l’evoluzione del sistema internazionale. In questo scenario, l’Intelligence si configura come la disciplina in grado di cogliere i segnali deboli, connettere le informazioni disperse, orientare strategie nel lungo periodo.
L’evento, che coinvolge accademici, innovatori, giuristi ed esperti internazionali, si distingue per la capacità di integrare riflessione teorica e applicazione concreta. La scelta di Napoli, crocevia storico di civiltà e oggi snodo strategico delle infrastrutture digitali globali, non è casuale. Il Mediterraneo, attraversato da cavi sottomarini che veicolano oltre il 90% del traffico Internet mondiale, assume un ruolo sempre più centrale nella geografia del potere digitale. In questa prospettiva, il Sud Italia potrebbe diventare ponte naturale tra l’Europa e i nuovi equilibri del mondo multipolare.
La partecipazione di Caligiuri a NapulETH 2025 testimonia la maturazione di un approccio italiano all’innovazione che non si limita a recepire modelli esterni, ma tenta di elaborare una visione autonoma e contestualizzata. Un segnale importante, che invita a considerare l’Intelligence come forma di pensiero strategico per affrontare l’instabilità della contemporaneità.

