Maleducati e (s)contenti
La situazione educativa in Italia secondo Caligiuri
La Feltrinelli di viale Libia, a Roma, ospita – martedì 11 giugno alle 18 – la presentazione del volume Maleducati. Educazione, disinformazione e democrazia in Italia (Luiss University Press, 2024) scritto da Mario Caligiuri. Durante l’evento, l’autore dialogherà con Anna La Rosa, giornalista e conduttrice televisiva, offrendo spunti di riflessione e aprendo un confronto con i partecipanti.
Presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT) nonché ordinario di Pedagogia all’Università della Calabria dove dirige anche il Master in Intelligence, Caligiuri propone un esame critico delle riforme scolastiche degli ultimi decenni, evidenziando come molte abbiano fallito l’obiettivo di perfezionare l’educazione.
Nella sua indagine, l’autore sottolinea l’importanza di un’istruzione di qualità come pilastro della democrazia, ricordando che “senza un’adeguata formazione, i cittadini non sono in grado di partecipare attivamente e consapevolmente alla vita politica e sociale del Paese”.
Caligiuri critica la globalizzazione, un “fenomeno che ha aggravato le disuguaglianze”, poiché “le politiche educative globali non sono state rimodulate tenendo conto della specificità del contesto italiano”.
Particolarmente interessante è l’analisi delle dinamiche storiche che hanno caratterizzato la disinformazione in Italia: dalla nascita dello Stato unitario fino ai giorni nostri. La narrazione fornisce dati significativi, primo fra tutti quello sulla manipolazione delle informazioni “che ha influito pesantemente sulla percezione e sull’efficacia delle riforme educative”.
Caligiuri evidenzia “mancanza di visione coerente e prevalenza di interessi politici rispetto alle reali necessità educative”. Le riforme, precisa, “sono spesso frammentarie e prive di una strategia a lungo termine”. E invita a considerare come “l’evoluzione linguistica influisca su insegnamento e apprendimento” e come “la mancanza di un approccio pedagogico determinato contribuisca alla crisi educativa”.
Nel concludere, l’autore illustra la “pedagogia della nazione”: nuovo modello formativo nel quale l’educazione “è al centro delle priorità, politiche e culturali, del Paese”. La proposta di Caligiuri include riforme strutturali e innovative capaci di rispondere alle sfide della società contemporanea.
Il volume, importante contributo al dibattito pubblico e accademico, stimola riflessioni profonde e necessarie.