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MEDINT, algoritmo della salute

Definire la Medical Intelligence per comprendere e contrastare le sfide sanitarie globali. E’ questo l’obiettivo del numero speciale del Security Science Journal che ha raccolto i contribuiti del Gruppo nazionale di Studio nato nell’ambito della Società Italiana di Intelligence e istituito all’Università Cattolica di Milano.

La pandemia di COVID-19 ha scosso il mondo, mettendo in luce le fragilità dei sistemi sanitari e la necessità di una risposta corale e coordinata. In questo scenario, la Medical Intelligence (MEDINT) è emersa come campo determinante,”algoritmo” per decifrare la complessità delle sfide sanitarie del futuro, punto di intersezione tra medicina, sicurezza nazionale, tecnologia ed etica.

Ma cos’è esattamente la MEDINT? Quali sono le sue potenzialità e in che modo può contribuire a prevenire minacce quali il bioterrorismo e le pandemie assicurando il rispetto dei diritti e delle libertà individuali? E ancora, quale ruolo gioca nel contrastare la disinformazione? E come si sta evolvendo in risposta alle sfide tecnologiche e geopolitiche?

ll numero speciale del Security Science Journal si propone dare una risposta a questi interrogativi, chiarendo la specificità della Medical Intelligence attraverso i contributi raccolti durante le conferenze, tenutesi a Milano tra il 2022 e il 2024, dal Gruppo nazionale di Studio. Qest’ultimo, nato nell’ambito della Società Italiana di Intelligence (SOCINT) ed istituito all’Università Cattolica di Milano, è diretto da Marco Lombardi – direttore del centro di ricerca ITSTIME e professore ordinario di Sociologia – e coordinato da Barbara Lucini.

Il volume esplora tre dimensioni:

dimensione Medica: analizza l’equilibrio tra la componente medica e quella di intelligence, evidenziando come la dimensione medica contribuisca alle attività di sicurezza nazionale. Vengono discussi l’uso degli strumenti medici per la sicurezza nazionale e le minacce biologiche sfruttabili da attori non convenzionali.

dimensione Intelligence: esplora il modo in cui le informazioni mediche, sanitarie e biologiche possono essere utilizzate per la sicurezza nazionale, sviluppando scenari di minaccia futuri. Questa sezione affronta anche le relazioni tra intelligence, sicurezza, e la componente organizzativa e comunicativa della Medical Intelligence.

esperienze sul campo e prospettive scientifiche: analizza l’impatto dei media sulla percezione pubblica della MEDINT e l’applicazione di quest’ultima in contesti di controterrorismo e controinsurrezione.

L’obiettivo complessivo è definire la Medical Intelligence in un contesto di minacce in rapida evoluzione, dove le attuali definizioni risultano spesso inadeguate, , fornendo così una base solida per affrontare le sfide sanitarie e di sicurezza del futuro.

Panoramica degli articoli

MEDINT AND THE CONTOURS OF THE DEFINITIONAL QUESTION: POSSIBILITIES FOR SOLUTIONS

Marco Lombardi e Barbara Lucini propongono una ridefinizione della Medical Intelligence che integra competenze mediche, di intelligence e di sicurezza. Un aspetto molto interessante della proposta è rappresentato dall’integrazione di dati medici all’interno di ecosistemi digitali complessi e dalla rielaborazione del ciclo dell’Intelligence, articolato in quattro fasi: conoscenza, comprensione, consapevolezza e comunicazione.

MEDICAL SAFETY, SECURITY AND INTELLIGENCE

Darko Trifunovic esplora l’intersezione tra scienze mediche e scienze della sicurezza, evidenziando la necessità di una maggiore integrazione tra competenze mediche e di intelligence. L’articolo si concentra sulle sfide poste dalle minacce ibride nel settore sanitario, sottolineando l’importanza di una formazione interdisciplinare e offrendo una prospettiva su come addestrare la prossima generazione di professionisti della MedInt.

MEDICAL INTELLIGENCE AND PUBLIC HEALTH IN THE COMPLEXITIES OF CONTEMPORARY SOCIETIES THE ROLE OF FBI IN THE UNITED STATES

Antonella Vilasi Colonna analizza il ruolo della Medical Intelligence e della Strategic Medical Intelligence con particolare attenzione all’approccio statunitense. Vilasi distingue tra MEDINT, condotta principalmente da agenzie militari all’estero, e SMI, gestita da agenzie interne con focus su FBI. L’articolo esplora anche le sfide dell’Intelligence durante la pandemia di COVID-19, incluse le difficoltà nel valutare l’origine del virus e nel contrastare la disinformazione.

MEDICAL NEWS, DIGIDEMIC AND HEALTH CRISIS. WHEN JOURNALISM CREATES PREVENTION AND COMMUNITY SAFETY

Giacomo Buoncompagni affronta un tema di grande attualità e rilevanza: il ruolo del giornalismo locale nella gestione delle crisi sanitarie, in particolare nell’era della comunicazione digitale. L’autore esplora come la pandemia di COVID-19 abbia evidenziato l’importanza di un’informazione locale efficace per contrastare la disinformazione e promuovere comportamenti responsabili tra i cittadini. Il tema è di grande interesse per il settore dell’intelligence poiché un’efficace collaborazione tra Servizi e giornalismo locale può migliorare la risposta alle emergenze sanitarie e promuovere una comunicazione efficace e trasparente in grado di influire sulla percezione del rischio e sui comportamenti dei cittadini.

INTELLIGENCE FUNCTIONS OF COMMUNICATIVE DIMENSIONS IN THE SARS-COV2 PANDEMIC -TOWARDS COLLECTIVE INTELLIGENCE WITH MEDINT?

Liuva Capezzani analizza il ruolo delle dimensioni comunicative nell’Intelligence durante la crisi pandemica da SARS-CoV-2, esaminando la disseminazione dell’Intelligence americana, il coordinamento italiano dell’Epidemic Intelligence, la comunicazione pubblica dei decisori, la comunicazione di crisi e la comunicazione istituzionale Ministero della Salute. L’autrice sottolinea l’importanza del bilanciamento tra segretezza e trasparenza, proponendo una MEDINT più proattiva e relazionale, che integri l’Intelligence collettiva e il coinvolgimento dei cittadini. Lo studio solleva, inoltre, la questione di una possibile evoluzione della comunicazione come dimensione fondamentale nell’Intelligence medica suggerendo un approccio più collaborativo e integrato alla sicurezza sanitaria globale.

USE OF MEDICAL TOOLS IN GAINING VITAL INTELLIGENCE FOR NATIONAL SECURITY PURPOSES

Rene Kanayama affronta un tema tanto affascinante quanto controverso: come l’informazione medica possa essere sfruttata per perseguire obiettivi strategici di Stato. La campagna di vaccinazione fittizia organizzata dalla CIA in Pakistan per rintracciare Osāma bin Lāden, i programmi di sterilizzazione forzata in Uzbekistan e la gestione della lebbra nello stesso Paese non sono che alcuni dei tanti esempi. Zone grigie in cui l’Intelligence medica opera anche a scapito dei diritti umani. L’articolo di Kanayama stimola una riflessione sulle implicazioni etiche della MEDINT, invitando a una maggiore trasparenza, affinché questa disciplina possa contribuire a produrre sicurezza senza compromettere i valori della società.

HEALTH AND SAFETY EDUCATION IN SCHOOLS OF UKRAINE AND ITS CHANGES AS A RESULT OF RUSSIAN AGGRESSION

Vasyl Zaplatynskyi offre uno sguardo approfondito sull’evoluzione dell’educazione alla salute e alla sicurezza nelle scuole ucraine alla luce dell’aggressione russa. L’articolo analizza i programmi scolastici sottolineando come molte delle materie di studio siano state integrate e/o rafforzate in risposta alla guerra, con l’aggiunta di moduli sui rischi militari e la gestione delle emergenze. Zaplatynskyi evidenzia anche l’importanza di preparare gli studenti ad affrontare le minacce legate al conflitto, non ultima il rischio di mine e ordigni inesplosi. Notevole importanza è riservata alla cybersecurity e alla resilienza psicologica in tempo di guerra. Un caso di studio che mostra come l’educazione alla salute e alla sicurezza possa adattarsi rapidamente in risposta a crisi geopolitiche, offrendo spunti per i Paesi che affrontano sfide simili.

MEDICAL INTELLIGENCE IN COUNTER-INSURGENCY (COIN) AND COUNTER-TERRORIST (CT) OPERATIONS

Richard Warnes e Mark Harrison offrono una prospettiva spesso trascurata sull’uso della MEDINT in operazioni di controinsurrezione (COIN) e antiterrorismo (CT). Gli autori sostengono, in modo convincente, che la Medical Intelligence – tradizionalmente relegata alla protezione delle forze e alla valutazione delle minacce biologiche – abbia un potenziale ben più elevato. L’articolo ripercorre l’uso storico della MEDINT nelle operazioni COIN, evidenziando come sia stata fondamentale per identificare le vulnerabilità dei gruppi ostili, prevederne i movimenti e persino influenzare le loro azioni. Gli autori dimostrano come queste pratiche storiche possano essere adattate alle sfide contemporanee, integrando nuove tecnologie come i biosensori e l’analisi avanzata dei dati. Particolarmente interessante è l’esplorazione dell’uso della MEDINT nel dominio dell’informazione. Warnes e Harrison sottolineano l’importanza di anatomizzare propaganda e disinformazione legate alla salute, sia per contrastare le false narrazioni, sia per ottenere informazioni sulle attività e le intenzioni dei gruppi estremisti.

INTELLIGENCE AND PUBLIC HEALTH THREATS

Zoran Dragišić, Milica Ćurčić e Mirjana Kostić si concentrano sul ruolo dell’Intelligence nella gestione delle minacce alla salute pubblica. Gli autori tracciano un’evoluzione storica dell’Intelligence medica, sottolineando come le pandemie e le emergenze sanitarie siano ora considerate minacce esistenziali al pari di quelle militari. L’articolo esplora in modo approfondito i fallimenti dell’Intelligence durante la pandemia COVID-19, evidenziando la necessità di ridefinire il concetto di MEDINT e di migliorare la cooperazione tra servizi di sicurezza e istituzioni sanitarie. Il del termine MEDINT, tradizionalmente legato all’ambito militare, è quiesteso all’Intelligence sanitaria civile proprio per promuovere l’interoperabilità tra le diverse Agenzie. L’articolo si concentra infine sull‘infodemia sottolineando la necessità di una risposta coordinata tra servizi di sicurezza, autorità sanitarie e media per affrontare le minacce alla salute pubblica nell’era dell’informazione globale, evidenziando il ruolo cardine dell’Intelligence in questo sforzo.

THE MEDICAL INTELLIGENCE AND THE BIOTERRORISM

Shaul Shay ed Esther Shay offrono un’analisi, approfondita e attuale, della minaccia del bioterrorismo e del ruolo della MEDINT nel contrastarla. Gli autori sottolineano come la pandemia di COVID-19 possa aver fornito a gruppi terroristici e/o ad altri attori malevoli una dimostrazione del potenziale distruttivo degli agenti biologici, aumentando il rischio di futuri attacchi bioterroristici. Degna di nota e è l’analisi delle fonti di minaccia bioterroristica: dagli stati sponsor del terrorismo ai gruppi non statali, fino ai cosiddetti “lupi solitari”. Gli autori presentano una panoramica storica degli eventi che hanno condizionato la percezione della minaccia bioterroristica, fornendo contesto per comprendere l’evoluzione del fenomeno. Il ciclo dell’intelligence applicato al contesto medico fornisce, in tutte le fasi, preziose intuizioni su come questi processi possano essere applicati per prevenire e contrastare minacce biologiche e sull’importanza di un approccio multidisciplinare alla MEDINT. Gli autori sottolineano la necessità di personale altamente qualificato, sistemi di informazione affidabili e supporto tecnologico avanzato per generare prodotti di intelligence medica efficaci.

Conclusioni

Il numero speciale del Security Science Journal mostra l’importanza crescente della Medical Intelligence evidenziando la necessità di un approccio trasversale e multidisciplinare per affrontare le complesse sfide sanitarie del futuro. La collaborazione tra esperti di diversi settori è fondamentale per sviluppare un “algoritmo della salute” in grado di garantire la sicurezza nazionale nel rispetto dei diritti individuali.

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