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Intelligence, Alberto Felice De Toni al Master dell’Università della Calabria: “L’intelligence è strumento culturale fondamentale per comprendere la complessità e anticipare il futuro”.

RENDE (19.4.2024) – “Capire la complessità e anticipare il futuro” è il titolo della lezione tenuta da Alberto Felice De Toni, Rettore dell’Università di Udine dal 2013 al 2019 e presidente del Comitato ordinatore della Scuola Superiore ad ordinamento speciale delle Difesa, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

Per De Toni, il mondo della realtà è un sistema altamente complesso e talvolta caotico che il management tradizionale considera spesso, a torto, come ordinato e lineare.

L’unica costante del nostro mondo è il cambiamento, inteso nel concetto di Panta Rei, dove tutto si trasforma per dare vita a nuove dinamiche e a nuove forme.

Alberto Felice De Toni

Un contesto nel quale – secondo il docente – il tema dell’Intelligence va inteso come scienza capace di studiare il reale, comprenderne i molteplici fattori e tentare di leggere il futuro, immaginare scenari ed agire in maniera anticipata (Foresight).

Pertanto, per De Toni, “Complessità, Cambiamento e Futuro sono tre elementi intrecciati; se invece vengono considerati singolarmente si perdono le loro dinamiche di interazione”.

Questo approccio – per il docente – suggerisce come lo studio dell’intelligence debba essere inteso in maniera integrata: il fenomeno non va analizzato in maniera decontestualizzata e suddivisa in innumerevoli elementi più piccoli.

Infatti, in questo modo si replicherebbe il modello riduzionistico cartesiano, inteso come metodo scientifico tradizionale che considera gli elementi disgiunti, senza punti di connessione con le altre parti dell’insieme originario.

Tale approccio per i fenomeni complessi – secondo De Toni – non è appropriato. Si consideri il fenomeno “acqua”: lo stato liquido è dato dall’interazione e non dalle proprietà intrinseche dei componenti idrogeno e ossigeno che, se considerati in maniera separata, a temperatura ambiente sono gassosi.

La struttura dell’Intelligence è funzionale e garantisce i principi della sicurezza dello Stato. Deve dotarsi di una struttura di Connessione e Sviluppo, che si occuperà di rilevare i dati delle situazioni attuali. In particolare, la struttura avrà il compito di “connettere” conoscenze esterne e interne per “sviluppare” i modelli di azione futura.

Secondo De Toni, un nuovo approccio metodologico si può denominare “copertura del futuro”, che consente di verificare la coerenza tra tendenze globali, visione strategica e attività istituzionale di trasferimento di informazioni al decisore pubblico.

Nell’opinione del docente, neanche il più avanzato dei sistemi di data collection e di elaborazione di sistemi che esplorano la realtà può offrire risultati efficaci senza il decisivo contributo umano.

Nel caso di fenomeni complessi sono necessarie persone “adattative”, le uniche in grado di agire, apprendere e adattarsi ai vari contesti nei quali operano.

Se i fenomeni sono complicati è possibile utilizzare lo schema: analisi, pianificazione e implementazione. In questo caso sono possibili più soluzioni.

Questa abilità di elaborare differenti soluzioni ugualmente efficaci è l’ambito ove si muovono le persone esperte.

Nei fenomeni caotici sono invece necessarie persone dotate di intuizione e tempestività. In questo caso più che la risposta giusta serve una risposta rapida ed efficace.

Di fronte a fenomeni complessi dobbiamo rinunciare ad abbracciare l’intera complessità o dobbiamo aumentare le nostre capabilty? Questo è il dilemma della complessità. La risposta è sempre un mix delle due scelte.

Rinunciare ad affrontare complessità è troppo rischioso ed aumentare le capability è troppo costoso.

Un assunto che anche nel campo dell’Intelligence è affascinante: il gap tra complessità esterna e capabilty interne può essere colmato solo dalla creatività e dalla intelligenza fluida degli uomini.

All’aumento della complessità il ruolo degli uomini ritorna fondamentale per colmare il gap. Più cresce la complessità e più aumentano le opportunità. Anche per gli uomini e le donne dell’Intelligence.

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