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Intelligence, Antonino Vaccaro al Master dell’Università della Calabria: “Lo spionaggio industriale fondamentale nelle attività di intelligence”.

RENDE (20.4.2024) – “L’analisi di Intelligence tra spionaggio aziendale e industriale” è il tema della lezione tenuta da Antonino Vaccaro, professore ordinario dello IESE Business School di Barcellona, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

Vaccaro ha affrontato il tema dello spionaggio aziendale all’interno del contesto della competizione economica e della guerra economica planetaria.

Ha quindi sottolineato come le strategie governative possano avere un impatto significativo sul benessere economico di un paese e ha evidenziato l’importanza di avere una visione complessiva sia a livello globale che all’interno dell’Unione Europea, dove nazioni come Francia e Spagna possono influenzare l’economia italiana.

Antonino Vaccaro

Successivamente, ha esplorato le tecniche e i modelli di spionaggio utilizzati nelle organizzazioni civili, sottolineando l’importanza di comprendere le dottrine e gli approcci culturali delle altre nazioni per affrontare efficacemente le minacce di spionaggio.

Vaccaro ha evidenziato come l’analisi dei rischi di spionaggio aziendale e la protezione delle risorse nazionali richiedano una prospettiva ampia, considerando sia gli attori interni che esterni.

In tale quadro, la comprensione delle tattiche di spionaggio e la consapevolezza dei contesti culturali sono fondamentali per garantire la sicurezza nazionale e proteggere l’economia.

Vaccaro ha argomentato delle osservazioni sull’approccio della classe politica italiana alle questioni di sicurezza, notando una tendenza a privilegiare gli aspetti burocratici e politici a scapito di quelli aspetti tecnici.

Ha perciò evidenziato la mancanza di un particolare interesse per le metodologie di raccolta informazioni e la gestione dell’intelligence, nonostante l’avanzamento tecnologico abbia radicalmente cambiato il lavoro nel campo dell’intelligence economica negli ultimi dieci anni.

Sottolineando l’importanza di comprendere le mosse degli attori esterni in un contesto globale complesso, il docente ha evidenziato il cambiamento delle minacce nel tempo.

A riguardo ha proposto l’esempio del Marocco che ora rappresenta una sfida per le aziende italiane.

Ha pertanto accennato delle tecniche di spionaggio che includono Humint, Osint, Finint e il cyber spionaggio, con un approfondimento particolare sull’importanza di considerare il fattore umano come il più vulnerabile.

Vaccaro ha poi spiegato l’utilizzo delle fonti aperte e finanziarie per raccogliere informazioni industriali, sottolineando i limiti e l’importanza dell’intelligenza umana nel processo di raccolta delle informazioni.

Evidenziando che lo spionaggio cibernetico nell’industria è ostacolato dalla vasta quantità di dati disponibili, si richiede una combinazione di abilità umane e strumenti tecnologici per essere efficace.

Il docente ha poi esaminato la protezione dei segreti aziendali e della proprietà intellettuale, sdefinita come una sfida complessa per security manager e autorità governative, considerando le diverse minacce da competitor, dirigenti interni e servizi segreti.

Ha allora parlato della proliferazione delle agenzie di spionaggio industriale e delle implicazioni per università, centri di ricerca e consulenti coinvolti.

Il docente ha di conseguenza sottolineato l’importanza di adottare misure di sicurezza adeguate a rimanere vigili nella protezione gli interessi nazionali, enfatizzando che il ciclo di intelligence si dimostra efficace quando si integrano feedback a tutti i livelli.

Vaccaro si è quindi soffermato sulle tecniche di Elicitazione discutendole in dettaglio, approfondendo l’uso di questionari e interviste per ottenere informazioni sensibili.

A riguardo, ha illustrato il modello “MICE” come schema per comprendere i canali di manipolazione delle persone, spiegando tattiche di manipolazione, come l’adulazione dei narcisisti e il coinvolgimento di stakeholder esterni.

A questo punto, il docente ha evidenziato l’importanza di un utilizzo etico delle tecniche di mirroring e di empatia tattica per ottenere informazioni, condividendo un caso di spionaggio industriale che ha dimostrato la facilità di ottenere informazioni sensibili tramite HUMINT.

Ha allora affrontato la questione della protezione della proprietà intellettuale tramite le tecnologie, sottolineando inoltre che il fattore umano rimane la principale vulnerabilità.

Vaccaro ha toccato come tema finale il crimine dei colletti bianchi, incluso lo spionaggio interno, dove si verificano una vasta categoria di reati legati agli incentivi finanziari, relazionali e di potere.

Ha concluso che comprendere queste dinamiche aiuta a comprendere in profondità le strategie aziendali e il reale funzionamento delle organizzazioni.

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