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SPARTA IV, la nave fantasma sospettata di trasportare materiali militari attraverso il Mar Nero

Giangiuseppe Pili: “Preoccupanti inadempienze da parte della Russia”.

Un’intera flotta, composta da navi moderne, “in grado di trasportare carichi critici, attraverso gli stretti controllati dalla Turchia, senza essere tracciate”.

È quanto emerge dai report di NATO Defence College, Royal United Services Institute (RUSI) e US Naval Institute a firma di Giangiuseppe Pili, Jack Crawford e Nick Loxton (Geollect).

Le ricerche si concentrano sulla nave da carico SPARTA IV e ne rivelano movimenti e impieghi che aggIrano il diritto internazionale.

“Il mercantile, battente bandiera russa – spiega Giangiuseppe Pili, professore dell’Intelligence Analysis Progam alla James Madison University (Virginia, USA), associato al RUSI, ricercatore dell’Intelligence Lab Unical e membro del comitato editoriale Socint – trasporterebbe equipaggiamenti militari da Tartus, in Siria, a Novorossiysk, principale hub civile e militare sovietico nel mar Nero”.

Stando ai report, SPARTA IV avrebbe navigato attraverso il Bosforo anche dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio 2022.

Giangiuseppe Pili, professore dell’Intelligence Analysis Progam alla James Madison University (Virginia, USA), associato al RUSI, ricercatore dell’Intelligence Lab UNICAL e membro del comitato editoriale SOCINT

“Pare infatti – dettaglia Pili – che la Russia, nonostante i tentativi del governo turco di limitare l’accesso al Mar Nero attraverso il Mediterraneo, via Bosforo e Dardanelli (Convenzione di Montreux del 1936), abbia trovato il modo per aggirare le restrizioni sfruttando potenziali lacune dei trattati internazionali, se non violandoli esplicitamente. I dati del sistema di identificazione automatica delle navi (AIS) e le immagini satellitari, documentano i continui viaggi di SPARTA IV tra i due porti”.

L’imbarcazione, di grandi dimensioni (122 metri di lunghezza per 18 metri di larghezza), è impiegata sin dal 2018 in operazioni logistiche marittime sensibili. La sua capacità volumetrica e le due gru, che le consentono di sollevare fino a 55 tonnellate, “la rendono ideale per il trasporto di rifornimenti militari pesanti, tra cui i carri armati T-90 dispiegati in Siria per conto del governo russo”.

La preoccupazione principale, rammenta Pili, “riguarda il fatto che SPARTA IV è collegata a società russe sanzionate e a politici particolarmente influenti, tra cui Timur Vadimovich Ivanov, vice ministro della Difesa russo, sanzionato a sua volta dall’Unione Europea per aver beneficiato economicamente dell’offensiva russa in territorio ucraino”.

I report su SPARTA IV, “oltre a gettare nuova luce sulla condotta russa, rilevano la competenza delle Open Source Intelligence nell’identificare illeciti o violazioni e sottolineano – conclude il professor Pili – l’importanza di vigilare sul rispetto del diritto internazionale per garantire pace e stabilità in un’area strategica quale è il Mar Nero”.

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