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HUMINT e Intelligence di Polizia. Forze dell’ordine come Human Sensors

“Intelligence di Polizia. Le Forze dell’ordine come Human Sensors”, di Marcello Trisolini con la prefazione di Mario Caligiuri. È un innovativo testo che tratta i temi della HUMINT e Intelligence di Polizia. Il testo è stato pubblicato dalla Società Italiana di Intelligence e rinvenibile sul portale editoriale.

Si tratta di un saggio di Intelligence molto innovativo, incentrato sulla figura dello Human Sensor nell’attività informativa di polizia. Una nuova professionalità che potrebbe rivelarsi necessaria formare in tutte le Forze dell’ordine per far fronte ai profondi e rapidi cambiamenti sociali. In tale imprevedibile scenario, le minacce all’ordine pubblico e alla sicurezza nazionale sono sempre più ibride e difficili da prevenire.

Sostiene Mario Caligiuri nella prefazione: “L’Intelligence ha bisogno di competenze umane, perché esercita la logica, la razionalità, il pensiero. In questa originale e argomentata pubblicazione si delinea la figura dello Human Sensor nell’attività di intelligence di polizia. La proposta di questa professionalità può essere considerata la nuova frontiera nella raccolta delle informazioni, come sperimentato con successo dall’esercito americano nella seconda Guerra del Golfo”.

HUMINT e Intelligence di Polizia, l’importanza della formazione in tecniche OES (osservazione, elicitazione, sorveglianza)

Come ha dimostrato clamorosamente l’11 settembre, la tecnologia non è sufficiente per prevenire le minacce. Sempre più spesso saranno necessarie informazioni che provengano dal “mondo reale”. Pertanto diventa indispensabile una formazione specifica che sviluppi le tecniche di intelligence umana, attraverso l’osservazione e la sorveglianza, ad opera delle Forze di polizia. La formazione di tutte le Forze di polizia in tecniche di OES (osservazione, elicitazione, sorveglianza) aumenterebbe di gran lunga la capacità informativa. Ciò da statisticamente maggiori opportunità non solo al contrasto alla criminalità organizzata, ma anche nelle attività dell’intelligence istituzionale.

Infatti, lo studio dimostra che tale approccio consentirebbe di  aumentare sensibilmente la capacità informativa per contrastare la criminalità organizzata. Ciò consentirebbe anche di migliorare l’efficacia delle attività di Intelligence istituzionale.

Lo studio conferma la centralità dell’intelligenza umana nel settore della sicurezza che sarà sempre più determinante nel XXI secolo.

Marcello Trisolini, che è un ricercatore del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria e V. Sov. della Polizia di Stato.

Vedi il saggio sul portale editoriale SOCINT Press.

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