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Nuova pubblicazione SOCINT: “I Balcani Occidentali: Porta Europea per il Terrorismo Jihadista od Opportunità per un Futuro di Integrazione Comunitaria?” di Pasquale Rutigliani

Nuova pubblicazione sul portale SOCINT Press, dal titolo “I Balcani Occidentali: Porta Europea per il Terrorismo Jihadista od Opportunità per un Futuro di Integrazione Comunitaria?” di Pasquale Rutigliani. La scheda del lavoro è disponibile a questo link, mentre questo è il link diretto al PDF.

Scheda

L’elaborato nasce dalla volontà di offrire uno spaccato di una realtà altamente complessa, problematica e a tratti nascosta: quella delle reti jihadiste nei Balcani Occidentali, regione altamente strategica per gli equilibri geopolitici europei.

Tante sono state le domande che ci si è posti e alle quali si è tentato di dare una risposta. Tra queste, ad esempio: Quanto può essere importante monitorare le dinamiche interazionali di questi paesi con il terrorismo jihadista globale, nell’ottica di consolidare lo scudo di sicurezza europeo? Quanto occorre attenzionare i costanti flussi migratori lungo la rotta Balcanica, divisi tra il pericolo di una crisi umanitaria, potenzialmente esplosiva a causa della presa di potere da parte dei Talebani in Afghanistan, e quello dell’infiltrazione di terroristi senza scrupoli, pronti ad approfittare di caos e disorganizzazione?

In un’Europa dove progressivamente si ergono muri e barriere per difendersi dal DIVERSO, ci si è domandati quanto UNIRE possa essere vincente rispetto a DIVIDERE. Ci si è chiesti quanto recuperare una persona, un combattente di rientro nel proprio paese o, piuttosto, sua moglie e i suoi figli, attraverso un idoneo percorso di riabilitazione e reintegrazione sociale, possa essere premiante e lungimirante rispetto ad una politica unicamente repressiva e contenitiva. Ci si è domandati, infine, quanto un’Europa maggiormente protagonista nel contesto geopolitico locale e trainante nella tortuosa strada dei negoziati di adesione relativi ai Paesi dell’area, possa supportare i governi nazionali nel garantire sicurezza e controllo del territorio, contro la proliferazione di ogni forma di estremismo o radicalismo.

A tutte queste domande si è tentato di dare una risposta, conducendo una ricerca multidisciplinare, scevra da condizionamenti di sorta e improntata ad un approccio che tenesse in considerazione fonti aperte e ricerca empirica sul campo.

Grazie alla collaborazione di professionisti ed esperti del settore, infatti, è stato possibile condurre interviste che hanno tanto avvalorato aspetti trattati nell’elaborato, quanto aperto la mente, offrendo ulteriori, interessantissimi spunti di riflessione.

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