Quando l’IA trasforma i tassi di cambio in Intelligence strategica
La lezione di Kamran Usmani, fondatore della Modelomni Technology Ltd, al seminario del Master in Intelligence UNICAL.
Trasformare l’instabilità valutaria dei mercati emergenti da fattore di rischio a opportunità strategica per l’Italia, proprio nel momento in cui il Piano Mattei ridefinisce la nostra presenza in Africa. A proporlo Kamran Usmani ospite al Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri.
Usmani, fondatore della londinese Modelomni Technology Ltd e relatore dell’evento, ha illustrato come l’elevata volatilità delle valute dei mercati emergenti – particolarmente quelle africane, sudamericane e del Sudest asiatico – rappresenti una sfida e un’opportunità strategica. “L’instabilità monetaria non è solo un rischio finanziario – ha spiegato Usmani nell‘analisi apparsa su Formiche – ma un fattore che influenza profondamente la stabilità sociale e politica dei paesi coinvolti, con ripercussioni dirette sui flussi migratori e sulla sicurezza regionale”. La proposta si concentra sullo sviluppo di una piattaforma basata su algoritmi di intelligenza artificiale in grado di prevedere le fluttuazioni monetarie, fornendo agli investitori strumenti per ridurre i rischi associati ai tassi di cambio. Approccio che trasforma l’Intelligence economica da disciplina reattiva a strumento predittivo.
Nel contesto del Piano Mattei, l’Italia si trova in una posizione geografica e politica privilegiata per capitalizzare questa innovazione. Come ha sottolineato il direttore del Master Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di Intelligence, “la combinazione tra posizione strategica nel Mediterraneo, crescita economica stabile e propensione agli investimenti nei mercati emergenti offre all’Italia l’opportunità di diventare un hub finanziario specializzato verso l’Africa”.
I dati confermano questa potenzialità: l’Italia è attualmente settima a livello mondiale per investimenti diretti nei Paesi africani, con una crescita significativa negli ultimi anni. L’implementazione di strumenti avanzati di gestione del rischio valutario potrebbe non solo proteggere questi investimenti, ma attrarre nuovi capitali europei interessati al mercato africano. Come evidenziato da Caligiuri, uno strumento efficace per ridurre il rischio di cambio nei mercati africani potrebbe contribuire indirettamente alla stabilizzazione economica di questi paesi, “riducendo le pressioni migratorie verso l’Europa meridionale”. Questa prospettiva integra Intelligence economica e sicurezza nazionale, configurandosi come strumento di soft power. E per Caligiuri, “valutare seriamente questa opportunità significa investire nella sicurezza economica del nostro Paese e nella stabilità della nostra area geopolitica di riferimento”.